ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Era il 13 Gennaio 1933 quando l’Augusta National Golf Club aprì. Sono passati ottantuno anni da quell’importante giorno, un giorno che ha contribuito a scrivere la storia del golf. Si, perché un anno dopo, proprio su quel percorso costruito su un ex frutteto, si svolse il primo Masters della storia,
L’idea di costruire un nuovo percorso di grande bellezza, che fosse divertente per i golfisti medi e allo stesso tempo difficile per i giocatori più esperti, venne al campione Bobby Jones.

Dopo il suo ritiro, avvenuto alla fine del 1930, i giornali  e i golfisti di tutto il mondo, cominciarono a chiedersi che cosa avrebbe potuto fare Jones lontano dai campi da golf. La risposta non si fece attendere: a luglio del 1931 trapelò la notizia che Bobby Jones stesse aprendo un nuovo percorso ad Augusta, in Georgia, e che l’architetto Alister MacKenzie ne avrebbe realizzato il progetto.

L’Augusta National Golf Club, fu costruito in appena un anno e mezzo, diventando dal momento dell’apertura uno dei golf club più belli e famosi al mondo. Certo, durante gli anni ha subito enormi cambiamenti: dalla realizzazione di più bunkers e più aree per il rough, al cambio di erba per i green, sino alla nascita di nuovi alberi. Ma le tradizioni dell’Augusta sono rimaste intatte. Come dimenticare la Magnolia Lane. una fila di Magnolie risalenti al 1850, che accompagnano i visitatori per ben 300 metri, dal cancello principale alla Clubhouse.

O la famosa quercia di 150 anni, situata sulla parte di percorso vicino alla Clubhouse. O ancora il Pino di Eisenhower, posto sulla buca 17. La storia racconta, che il pino sia stato colpito così tante volte dal Presidente Americano, da aver costretto lo stesso a chiedere al direttore del Club di rimuoverlo dal percorso. Cosa che però non avvenne.

E da ultimo, l’Ike’s Pond, nato da un’idea dello stesso Eisenhower nel 1949. Era ancora un generale, quando si recò in visita ad Augusta. Dopo una passeggiata nel bosco, informò Cliff Roberts che se avessero voluto costruire un ostacolo d’acqua, lui aveva trovato il posto giusto. Tanti cambiamenti ma anche tanti tratti distintivi, che fanno di questo percorso nient’altro che: l’Augusta National Golf Club.

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