Il The Open Championship tornerà finalmente in Irlanda – per la prima volta dopo 70 anni – e lo farà nel 2019, in occasione della 148esima edizione del Major più antico del golf. Ad annunciarlo è stato oggi un comunicato del lRoyal Portrush, il percorso che avrà l’onore e l’onere di ospitarlo.
E fu sempre Royal Portrush ad ospitare il The Open nel 1951, quando l’inglese Max Faulkner alzò al cielo la Claret Jug. La prima e ultima volta che il British oltrepassò i confini delle quasi sempre presenti Inghilterra e Scozia.
L’idea di riportare un Major e soprattutto “Il” Major per eccellenza in Irlanda è nata negli ultimi anni, per la precisione nel 2010, quando giocatori irlandesi di alto livello come Graeme McDowell, Darren Clarke e Rory McIlroy hanno iniziato ad aggiungere al proprio palmarès i Major, le più importanti conquiste del Tour. McIlrouy, tra gli altri, è l’unico irlandese a poterne vantare addirittura quattro e immaginiamo, che nella sua ancora lunga carriera, riuscirà ad aggiungerne altri.
“Royal Portrush è uno dei miei percorsi preferiti”, ha affermato l’ex numero uno al mondo alla comunicazione della notizia. “Sono certo che sarà un The Open fantastico”.
A confermarlo è la stessa R&A, che assicura sarà l’evento sportivo più importante – sia in termini di numeri che di prestigio – mai tenutosi in Irlanda, con entrate che potrebbero superare i 100 milioni di dollari 8alcuni ne stimano 108).
Ma Royal Portrush non è nuovo a eventi di questo calibro. Ha ospitato per ben sei volte il British Open e nel 2012 è stato teatro dell’Irish Open, con più di 130mila spettatori presenti sui suoi fairways.
I lavori, affinché sia un grande The Open, sono già iniziati per le prime modifiche delle buche. Ne saranno infatti realizzate due nuove, la 7 e la 8, il cui terreno verrà preso dall’adiacente Valley Course, per creare un nuovo par 5. Queste due buche sostituiranno la 17 e la 18, facendo sì che ci sia più posto per le tribune e per ospitare gli spettatori.
La lunghezza del percorso aumenterà di soli 185 metri, raggiungendo un totale di 6710 metri. I bunker da 59 diventeranno 62 e Royal Portrush rimarrà quindi, nella storia del The Open, il percorso con il minor numero di bunker su cui sia stato organizzato il Major.
“Siamo felici per i progressi e i cambiamenti, che si stanno configurando nella preparazione del percorso. Siamo certi che alzeranno il livello di sfida e di difficoltà di questo storico links”, ha affermato Peter Unsworth, presidente del C.d.A della R&A.