Poteva essere un compleanno diverso. Poteva essere un compleanno davvero da ricordare. Se non ci fossero stati quei tre putt alla 18, avremmo raccontato un’altra storia. Dustin Johnson si è fatto scivolare dalle mani l’ennesima occasione di poter vincere il suo primo Major in carriera.
Ma come ogni grande campione, ciò che non ti uccide a livello professionistico…ti fortifica. Bisogna imparare dagli errori, dalle proprie debolezze per tornare ad essere più forti già dalla gara successiva. E Johnson lo sa bene. È lui stesso, il giorno dopo la disfatta, ad affermare di essere davvero felice e che, nonostante tutto, sia stata una grande settimana.
Non se n’è andato da Chambers Bay con il trofeo d’argento dello U.S. Open tra le braccia, è vero. Ma si è allontanato con un trofeo più importante: suo figlio Tatum. La compagna Paulina Gretzky era infatti a bordo green, per sostenerlo… “Nella buona e nella cattiva sorte”. Questa volte è stata cattiva, appunto, ma Johnson non sembra avergli dato troppo peso. Non appena lasciato il green della 18, si è diretto subito da Paulina e da Tatum, senza pensare ad altro.
“Alla fine della giornata, si tratta solo di golf”, ha affermato fuori dalla locker room, a fine gara. “Ho la mia famiglia e questa è la cosa più importante per me. Il mio trofeo alla fine della giornata è avere tra le braccia il mio piccolo ometto. Non potrei essere più orgoglioso di me stesso e della mia famiglia. Qualsiasi cosa succeda, terrò la testa alta ma soprattuto sarò felice e spensierato.”
Chiunque sarebbe devastato dopo la brutta sconfitta di domenica, ma l’indole di questo grande campione lo farà tornare più forte di prima. Non avrà mai vinto un Major, ma è da otto anni che vince sul PGA Tour ed è terzo nell’Official World Golf Ranking.
“Certo, sono contrariato di aver fatto tre putt. Ma nonostante questo ho avuto una settimana fantastica. Sono felice di come ho giocato. Sono felice di tutto ciò che riguarda il mio gioco. Ho avuto nuovamente l’occasione di vincere un Major domenica. Penso di aver gestito tutto in modo corretto. Giocavo ogni colpo come volevo. Quindi ora so cosa serve per vincere ed è davvero semplice”, ha continuato Johnson, che tornerà in campo tra tre settimane per il The Open Championship a St. Andrews. E chissà se sarà proprio lì, che alzerà al cielo la sua prima Claret Jug, festeggiando il suo primo Major.
