ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Un altro anno di Major è alle spalle, ed è l’australiano Jason Day ad aggiudicarsi l’ultimo dei quattro più importanti tornei della stagione 2015: il PGA Championship di Whistling Straits.

Per il terzo Major consecutivo, Day si è presentato leader al giro finale, ma questa volta non ha lasciato nemmeno le briciole ai suoi avversari, Spieth in primis. Il suo 67 gli ha permesso di trionfare con tre colpi di vantaggio e di superare il record di Tiger Woods per il maggior numero di colpi sotto il par in un torneo Major (-20).

Già in lacrime prima di giocare l’ultimo putt, Day ha abbracciato euforico la moglie e il figlio, prima di ricevere i complimenti del rivale Jordan Spieth, che con il suo secondo posto supera McIlroy e diventa il nuovo numero 1 al mondo.

“Non mi aspettavo di piangere”, ha confessato, “ma in quel momento l’emozione ha avuto il sopravvento”. “Diverse volte sono stato in contention per la prima vittoria Major ma non sono mai riuscito ad andare fino in fondo. Ce l’ho fatta nel momento più difficile, con un campione come Jordan alle spalle”.

Non è stato sempre semplice il percorso dell’australiano, orfano di padre dall’età di 12 anni, che per diversi anni è stato criticato per non aver raccolto il numero di vittorie che un talento come il suo lascerebbe immaginare. Allo U.S. Open e all’Open Championship ha ceduto sul finale e ha dovuto applaudire i trionfi altrui. Questa volta no, questa volta nessuno è riuscito a strappargli il suo sogno. Day è al terzo successo in stagione e al sesto in carriera sul PGA Tour.

L’australiano ha iniziato il quarto giro con 2 colpi di vantaggio sugli inseguitori e ha mantenuto il distacco per tutta la giornata. L’unico momento di debolezza delle sue 18 buche è stato al giro di boa. Dopo il bogey della 9, infatti, è incappato in una clamorosa flappa dal centro del fairway della 10. L’up&down che è seguito a quel colpaccio, tuttavia, è stato il turning point del torneo.

Jordan Spieth ha nuovamente inseguito la storia (Ben Hogan e Tiger Woods rimangono gli unici due giocatori ad avere vinto 3 Major nella stessa stagione), ma Jason Day, in questi giorni, è stato un avversario troppo duro persino per lui. “È stato il torneo di Jason”, ha dichiarato. “Ha giocato come se avesse già vinto sette o otto Major. Si è preso questo PGA Championship con la forza, è stato spettacolare, non ho potuto fare molto contro di lui”. Anche Spieth, in compenso, ha infranto un primato. Con il suo 68 ha raggiunto il punteggio complessivo di 54 sotto il par nei Major 2015, battendo il record realizzato da Tiger Woods nella storica stagione 2000.

Al terzo posto troviamo il sudafricano Branden Grace, protagonista di un ottimo torneo macchiato da un solo, clamoroso errore nelle nove buche finali. Allo U.S. Open di Chambers Bay era stato un out alla 16 a tagliarlo fuori dalla lotta per il titolo, ieri, invece, il momento “sliding-doors” è capitato alla 10 (una delle buche più facili del campo), dove Grace ha messo a segno un pessimo doppio bogey che lo ha affossato nella rincorsa a Day. Il suo 69 lo ha lasciato a 5 colpi di distanza dalla vetta. Alle sue spalle, ecco il primo fra gli europei: Justin Rose, 4° con lo score complessivo di -14.

Il nostro Francesco Molinari non è riuscito a dare continuità all’ottimo performance di sabato. Il suo 75 (+3) di giornata lo ha fatto scendere fino al 54° posto. Questo piazzamento, per quanto non entusiasmante, gli permette comunque di guadagnare 6 posizioni nella graduatoria della FedEx Cup. Il suo 94° posto attuale gli garantisce l’accesso ai FedEx Cup Playoffs, i ricchissimi tornei ad eliminazione progressiva che chiudono la stagione del PGA Tour.

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