Dimagrire fa bene al golf?

Naturalmente dipende dal punto di partenza. Ovvero: silhouettes come quelle di Kiradech Aphibarnrat o di John Daly si gioverebbero sicuramente di un regime alimentare più accorto o, a dirla tutta, di una dieta vera e propria. Ma uno come Brooks Koepka? E allora andiamo ai fatti. Il campione americano, in realtà, ha sempre esibito un fisico possente dal quale sprigionavano, in campo, colpi di potenza devastante. Fisico e colpi che sono stati alla base di 11 vittorie fra USA, Europa e Giappone (compresi 3 Major con due US Open consecutivi) oltre ai 4 successi ottenuti a inizio carriera sul Challenge Tour europeo. A fine ottobre 2018, vincendo la CJ Cup@Nine Bridges (torneo dal nome insolito ma valido per il PGA Tour) “Big Brooks” era salito al primo posto della classifica mondiale. Per motivi noti a lui e alla sua équipe medica, ha deciso, da novembre, di mettersi a dieta. E con successo, dato che, a oggi, risulta aver smaltito 24 libbre, corrispondenti a quasi 11 chili. Ne aveva bisogno? Forse sì, se l’ha fatto: ma le statistiche, ora, non lo confortano. Cifre alla mano, Brooks risulta essersi accorciato di 12 yards dal tee (un po’ più di 10 metri), anche se la sua media sul drive rimane superiore alle 300 yards, che poco poco non è. Però i risultati da “magro” non sono entusiasmanti: dopo il 2° posto all’Honda Classic, ha mancato il taglio a Bay Hill e non è andato oltre il 56° al The Players. Ma non era meglio tenersi qualche chiletto in più?

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