ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Si chiama Shubhankar Sharma la nuova stella del golf indiano, e non solo.

21 anni appena, figlio di un ufficiale dell’Esercito, si è appassionato presto al golf ma, per molto tempo, si è potuto allenare solo con un vecchio ferro 3 segato alla sua misura, non potendo permettersi una sacca tutta sua.

Col talento e la passione si è fatto faticosamente strada ma, in novembre, non è riuscito a guadagnarsi la carta per l’European Tour alla Qualifying School.

Evidentemente non si è perso d’animo.

Inserito in dicembre nel tabellone dello Joburg Open in Sudafrica, ha vinto con lo scintillante score finale di 23 sotto il par.

Presentatosi poi in Malesia in febbraio, dopo un paio di piazzamenti a centro classifica negli Emirati, ha concesso il bis grazie a un quarto, strabiliante giro in 62.

E adesso, da che non aveva nemmeno la carta, si è già guadagnato (oltre alle esenzioni) il diritto a partecipare all’Open Championship di Carnoustie.

E, per la cronaca, a metà febbraio era in testa alla Race to Dubai.

È il più giovane indiano della storia ad aver vinto sull’European Tour, ma l’umiltà continua a restare la sua prima qualità.

Nei tornei in cui non passa il taglio, resta sul posto non solo per allenarsi ulteriormente, ma per seguire in campo i colleghi più bravi.

Ammette, infatti, di avere ancora molto da imparare e perciò, al seguito di fuoriclasse come McIlroy o Stenson, cerca di rubare i segreti del mestiere.

Mestiere di campione, a questo punto.

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