ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Non c’è dilettante che non abbia in cantina tre o quattro putter differenti, lasciati e ripresi nel corso degli anni.

Quando non s’imbuca, si tende a dar la colpa allo strumento e non a chi lo maneggia (magari male) e via a comprarne un altro.

Che però qualcosa del genere lo faccia uno dei migliori giocatori al mondo, fa notizia, specie se, d’incanto, i suoi risultati migliorano enormemente.

Tyrrell Hatton, ad appena 26 anni già tre volte vincitore in Europa e, fra l’altro, 6° all’US Open, aveva concluso il terzo giro del Northern Trust Open in 73, appena 1 sotto il par per il totale. A farlo disperare, soprattutto, l’eloquente -4.978 nello stroke-gain-putting.

Il van-officina della Ping, per cambiare bastone, era già partito, ma la rabbia era tale che Tyrrell si è messo al computer con il suo caddie e ha acquistato a 172 dollari via internet un altro modello della stessa Casa («Anzi», ha precisato poi, «l’ho fatto acquistare dal mio caddie perché m’imbarazzava l’idea di figurare in prima persona»).

La domenica, in campo col nuovo strumento, Tyrrell ha portato a casa un bel 64 che, facendogli riguadagnare 38 posizioni in classifica, gli ha spianato la strada per le fasi successive dei play-off.

Nuovo stroke-gain-putting: +2.840.

Tyrrell, uno di noi.

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