Augusta, 08-04-2019

L’invasione del pubblico, all’Augusta National, comincia già il lunedì. I giocatori provano il campo ma non è tanto quello che attira gli spettatori.

Intanto, naturalmente, i biglietti sono meno cari dei giorni di gara; poi c’è il puro e semplice piacere di girare e godersi quel campo fantastico.

Ma, in realtà, l’interesse principale del pubblico del lunedì e anche del martedì (mercoledì, almeno, c’è il par 3 contest da seguire) è uno solo: il Pro Shop. Le statistiche ufficiali dicono che, in media, ogni spettatore del Masters spende circa 300 dollari in gadget vari. Ma, probabilmente, quelli che spendono di più sono i visitatori del monday-tuesday che puntano ad accaparrarsi magliette, k-way, cappellini, portachiavi ecc. per poi, spesso, metterli in vendita su Internet a prezzi sensibilmente maggiorati. Puro business, in pratica, perché quella merce è disponibile solo nei punti-vendita all’interno del campo dove, per tutto il resto dell’anno, possono entrare solo i soci. Una settimana prima o una settimana dopo potete anche presentarvi ai cancelli dichiarando di voler spendere qualche migliaio di dollari al pro-shop: non intenerirete nessuno e sarete, più o meno cortesemente, accompagnati fuori. E’ uno spettacolo anche veder quei compratori compulsivi allontanarsi da una delle circa 80 casse del main pro shop carichi di buste rigonfie di oggetti. In campo, magari, Tiger o Dustin Johnson stanno provando il fade e il draw. Ma loro, in realtà, sono qui soprattutto per lo shopping.

Anche questo è Masters.

 

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