Il pubblico dei tornei del PGA Tour sta diventando sempre più un problema. Tutto è iniziato con il Waste Management Phoenix Open dello scorso febbraio.
La buca 16 di TPC Scottsdale è sempre stata famosa per il suo tifo esuberante e da stadio. Ma quest’anno qualcosa non ha funzionato. Il pubblico era davvero troppo numeroso e scatenato, pronto anche a insultare i professionisti in campo.
Grida e urla arrivavano alle orecchie dei partecipanti anche durante lo swing, distraendoli e innervosendoli. Il risultato è stato che molti campioni, anche coloro che avevano sempre amato il tifo di Phoenix come Phil Mickelson e Rickie Fowler, si siano lamentati.
Una situazione insostenibile, che il PGA Tour dovrà risolvere per i prossimi anni. Si pensava però che questo tifo fosse un problema limitato al Phoenix Open.
E invece no, perché proprio all’Honda Classic Justin Thomas fece espellere dal campo un tifoso troppo maleducato e offensivo.
Uno dei campioni a conoscere bene la ribellione dei sostenitori è certamente Rory McIlroy. Durante la Ryder Cup di Hazeltine nel 2016, dovette vedersela con molti fans fuori controllo e uno di questi lo affrontò addirittura con frasi offensive vis-à-vis.
Così, domenica, dopo aver conquistato l’Arnold Palmer Invitational, gli è stato chiesto cosa pensasse di questo tifo sempre più incontrollato. E Rory ha persino proposto una soluzione al problema.
“Penso si debba limitare la vendita di alcolici sul percorso o dovranno fare qualcosa. Ogni settimana i professionisti si lamentano sempre di più,” ha dichiarato.
“So che le persone che vengono vogliono divertirsi e sono d’accordo. Ma certe volte, quando i commenti sono sul personale e i tifosi diventano un po’ rumorosi, è fastidioso.”
Secondo McIlroy, si è passati da un periodo in cui le persone giravano sul percorso solo con la birra, a una degradante situazione attuale. Tifosi scatenati che invece della birra bevono veri e propri cocktail.
Il campione nord irlandese ha fatto anche riferimento al Waste Management Phoenix Open. L’evento dell’Arizona è come se avesse involontariamente incoraggiato altri tornei a replicarne il successo con comportamenti scorretti da parte del pubblico.
“Ovviamente, molti tornei hanno visto quanto successo registra il Phoenix Open e vogliono cercare di replicarlo. La cosa è grandiosa, per il torneo e per noi, ma il golf non è come una partita di football.
C’è un’etichetta da seguire e le persone che vengono a seguire il torneo con i propri figli, non dovrebbero sentire certi commenti. Dovrebbe essere un’occasione per divertirsi e trascorrere una bella giornata in compagnia.”