ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

“Pressione? Ma quale pressione?” Dall’alto dei suoi 49 anni, dei 20 Open Championship disputati (e dei 13 portati a termine) Miguel Angel Jimenez non si spaventa certo a guardare tutti dall’alto dopo le prime 36 buche qui a Muirfield.

Come sempre sicuro di sé ha macinato par e birdie matando il campo che ogni minuto diventava più ostico per il vento. E continua: “adoro la pressione, mi sento a mio agio. D’altronde solo amando tanto il proprio lavoro si riesce a reggere con disinvoltura e io adoro il mio lavoro. Non sarebbe altrimenti se non fosse così”. E’ stata proprio la passione che l’ha riportato ad alti livelli dopo la rottura della tibia dello scorso Natale quando, in un rigurgito di gioventù, si è lanciato in una vacanza dedicata allo snowboard. Le montagne della Sierra Nevada non gli sono state favorevoli ma, dopo l’intervento e quattro mesi di stop forzato, è tornato come prima.

Il giocatore di Malaga non sentirà la pressione ma i fiatoni di Tiger e Westwood (secondi) li sente. Il primo a digiuno da cinque anni e l’altro sempre nel disperato tentativo di conquistare il suo primo Major dopo 60 partecipazioni. Non sta comodo Miguel, proprio no. Stenson, secondo anche lui con Dustin Johnson sta attraversando un ottimo momento di forma. Se non sceglie strategie suicide come settimana scorsa potrebbe ancora dire la sua.

In ogni caso, con soli nove giocatori sotto il par, tutto è ancora aperto, la classifica è corta e il vincitore uscirà dal gruppo entro i 143 colpi. Fra questi Francesco Molinari, geniale nella strategia che è riuscito ad applicare con il suo gioco goniometrico. “Sono felice di riuscire a giocare un weekend in un Major”, ci ha detto sorridendo. Siamo felici anche noi e tutti gli italiani presenti a Muirfield, che non sono pochi.

Oggi il via alle 14.10 con Webb Simpson e tutti siamo con lui. Purtroppo non possiamo spartire il tifo con Matteo Manassero che ha mancato il taglio dopo due giornate negative nelle quali non è riuscito ad esprimere il gioco che voleva.

Le previsioni parlano di qualche nuvola, niente pioggia e un vento leggermente più debole di ieri. L’R&A ha ascoltato i giocatori dopo il primo giro facendo bagnare i green a mano ma il campo ha comunque avuto la meglio: da 20 sotto il par gli score sono scesi a 9 e sarà sempre peggio nel weekend. Muirfield non è un campo da attaccare, è da temere, rispettare, seguire, coccolare come un bambino perché solo così, ti ricambia. Alla fine sono certa che il vincitore sarà proprio lui!

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