ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

La stagione 2016 è già iniziata ma di Tiger Woods non c’è nemmeno l’ombra. Dopo che il nuovo Big Three o Big Four – se si aggiunge anche Rickie Fowler – gli ha rubato totalmente la scena sul campo, non si hanno notizie dell’ex numero uno al mondo nemmeno fuori dal campo.

Sappiamo, che sta seguendo una lunga e lenta fisioterapia per poter recuperare al meglio dopo il secondo intervento subito alla schiena. Ma non sappiamo ancora quando tornerà. Non sappiamo come stia procedendo il recupero. E soprattutto non sappiamo se giocherà ancora. In molti avevano ipotizzato fosse giunta la fine della sua lunga carriera e persino Tiger mesi fa affermò di voler mettere di nuovo piede sul Tour solo una volta raggiunto il perfetto stato di forma.

Dopo quasi un mese di silenzio dopo il suo quarantesimo compleanno, qualcuno che lo conosce davvero bene è tornato a parlare di lui e dei suoi successi: Hank Haney. Sei anni, dal 2004 al 2010, da allenatore e maestro di Woods durante i quali i due hanno davvero vinto tanto. Sei Majors, 25 tornei sul PGA Tour e due sullo European Tour.

Un successo incredibile che ha incoronato Tiger migliore giocatore degli ultimi vent’anni e che per anni ha fatto pensare che fosse lui il successore di Jack Nicklaus, colui che avrebbe battuto il record di 18 Majors. Sono otto lunghi anni che Tiger è ancora fermo a 14, per la precisione dal 2008 quando vinse a Torrey Pines il suo ultimo U.S. Open. Non sappiamo se mai riuscirà a battere quel record, che ormai si è trasformato da obiettivo in ossessione, sia per lui che per i suoi tifosi.

E anche se non ci riuscirà, Tiger è stato senza dubbio il migliore professionista degli ultimi vent’anni. Ma non solo. Come affermato da Haney, il Big Three non ha niente a che vedere con quanto era forte Tiger al culmine della sua carriera. Nessuno tra Jordan Spieth, Rory McIlroy e Jason Day vale quanto la Tigre. Parola di Haney.

“Sono giocatori fenomenali, ma non sono nemmeno lontanamente paragonabili a Tiger Woods. Non commettiamo questo errore”, avrebbe affermato Haney ai microfoni di Golf.com. “La grande stagione portata a termine da Jordan Spieth – ha chiuso tra i primi cinque in 18 degli ultimi 32 tornei a cui ha partecipato – viene spazzata via da quello che Tiger ha fatto nel 2000. È stata l’ultima stagione in cui l’ho allenato e ha vinto il 45% dei tornei a cui ha partecipato. È stato tra i primi dieci l’85% delle volte. Certo Spieth è molto simile a Woods, quando aveva 22 anni. Ma nessuno ha mai giocato il golf che ha portato in campo Tiger”.

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