ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Sembra di vivere un déjà vu. Come se un anno non sia nemmeno trascorso, come se la stagione sia ancora ferma al 2017.

E invece no, un anno è passato ma Tiger Woods deve ancora tornare. Sì lo sappiamo, ufficiosamente è tornato in campo durante l’Hero World Challenge di dicembre.

Ma ora si parla di PGA Tour, del Farmers Insurance Open: un torneo ufficiale con un field davvero stellare.

La vera prova che ci dirà se Tiger può davvero essere quello del passato oppure no.

Diciamo che le premesse non sono affatto negative, anzi. Non basta il fatto che abbia chiuso l’Hero World Challenge nono, dando ottimi segnali con gli shot lunghi.

Proprio martedì, durante la prova campo, Jason Day e Bryson DeChambeau si sono detti stupefatti e colpiti dallo stato di forma di Tiger.

Quindi la Tigre sta bene e continua sull’ottima strada iniziata a dicembre, facendo ricredere chi non pensava potesse farcela ancora.

Già nelle ultime ore, gli opinionisti hanno iniziato a cambiare parere, convincendosi che Tiger possa superare il taglio.

E perché non dovrebbe, verrebbe da dire.  Torrey Pines è come una seconda casa per il campione americano.

Quanta storia racchiude questo percorso. Qui Tiger ha ottenuto le sue sei vittorie al Junior World Championships, la prima arrivata quando aveva otto anni.

Era il 1984, 34 anni fa, e già all’ora non mostrò pietà verso i suoi avversari più grandi.

Sempre a Torrey Pines Tiger ha vinto il suo ultimo e quattordicesimo Major nel 2008.

Era lo U.S. Open e giocò 91 buche con un infortunio alla gamba sinistra.

È ancora a Torrey che vinse nel 2013, per la settima volta in carriera quando ancora il torneo non si chiamava Farmers Insurance Open.

Poi, negli anni a seguire fu solo buio.
Nel 2014 non superò il taglio.

Nel 2015, si ritirò sul green della buca 12 durante il primo giro a causa di uno stiramento.

Nel 2016 non vi giocò nemmeno, così come in nessun altro torneo stagionale.

E nel 2017… tornò dopo 17 mesi di assenza. Giocò in team con Dustin Johnson e Jason Day, senza però superare il taglio.

Così domani la storia si ripete e il déjà vu si impone prepotentemente nelle nostre menti.

Ma non ci resta che scacciarlo via, convinti che questa volta non sarà uguale. Certo che no.

Scenderà in campo con Patrick Reed e Charlie Hoffmann, alle 19.40 ora italiana giovedì e alle 18.30 di venerdì.

Pronto per fare meglio dei suoi compagni di gioco, così come degli altri avversari.

Tiger conosce tutto su questo percorso, ogni suo angolo e insidia, meglio di tutti i giocatori presenti nel field. Ma soprattutto, sa come giocarlo.

Se lo affronterà come dovrebbe, ha ottime chance di superare il taglio venerdì.

Poi il weekend, si vedrà. E già questo renderebbe l’ennesimo ritorno, diverso da tutti gli altri.

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