ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Virginia Elena Carta ha compiuto una nuova straordinaria impresa vincendo con 206 colpi (71 69 66, -10) il German Girls Open, torneo giovanile svoltosi sull’impegnativo percorso del Golf Club St. Leon-Rot (par 72), nella città tedesca da cui il circolo prende il nome.

E’ il terzo successo prestigioso dell’azzurra in meno di due mesi, dopo essersi imposta a fine aprile nel French International Lady Juniors Amateur Championship e a maggio nello Slovenian International Ladies Amateur Championship. Inoltre è una vittoria che suggella uno stupendo weekend azzurro nel quale Nino Bertasio ha riportato il titolo dell’Asiago Open (Alps Tour).

Sembrava difficile per la Carta, sesta in graduatoria. poter rimontare i cinque colpi di ritardo che aveva dalla fortissima danese Emily Pedersen (135 colpi contro 140) e invece buca dopo buca ha preso corpo il suo recupero sottolineato da un giro impeccabile in 66 colpi (-6, con sei birdie senza bogey) che le ha permesso di aver ragione per un colpo dell’avversaria, la quale si è arenata sul 72 del par (207 – 66 69 72, -9) ed è stata agganciata al secondo posto dalla colombiana Cynthia Diaz (207 – 75 66 66). Quest’ultima ha giocato insieme alla Carta e si è disimpegnata anche lei con un 66, fatto pure questo di sei birdie senza errori, rivelandosi la rivale più ostica per l’azzurra.

Alle spalle delle tre protagoniste, quarto posto con 208 (-8) per la tedesca Olivia Cowan, tesserata per il circolo ospitante, quinto con 210 (-6) per la svedese Filippa Moork e sesto con 211 (-5) per le francesi Agathe Laisne, Anais Meyssonnier e Marion Veysseyre.

Ha offerto una bella prestazione Lucrezia Colombotto Rosso, 13ª con 214 (73 69 72, -2), che ha concluso con un 72 (par) dovuto a quattro birdie, un bogey e a un doppio bogey. Non hanno superato il taglio, che dopo due giri ha promosso 24 concorrenti: Carlotta Ricolfi, 25ª con 146 (72 74, +2), Camilla Mazzola, 46ª con 152 (79 73, +10), e Martina Flori, 53ª con 154 (75 79, +10).

La Carta ha firmato l’ottavo successo all’estero dei dilettanti azzurri in una stagione che in questa prima parte è stata veramente trionfale. Oltre ai tre titoli ottenuti dalla portacolori del GC Udine, hanno siglato gli altri cinque Renato Paratore (Portuguese International), Guido Migliozzi (European Nations Championship e French International Boys), Alessandra Braida (Internazionali d’Italia) e Fabio Paolozzi (Romanian Amateur Open Championship).

“Questa volta – ha detto la vincitrice – è stata veramente difficile, perché cinque colpi di ritardo non erano pochi e le avversarie erano piuttosto agguerrite. Comunque io ho fatto il mio gioco andando avanti senza avere punti di riferimento precisi, se non la mia compagna in campo, Cynthia Diaz. Ho anche fatto male i conti e pensavo che fosse lei in vantaggio, poi però ho capito che il successo era mio. Sono particolarmente felice, perché è stata una rincorsa veramente pazzesca. Per la verità questo è uno dei miei tornei preferiti a livello Under 18 e poi conosco bene il campo dove ho giocato altre volte e che si addice alle mie caratteristiche. E’ difficile, ma viene sempre presentato in condizioni ideali. L’anno prossimo ospiterà la Solheim Cup e sono curiosa di vedere come lo affronteranno le proettes. Non sarà una passeggiata nemmeno per loro. Tre successi internazionali in meno di due mesi cosa cambiano? Proprio niente. Finirò gli studi al Liceo Scientifico Bertoni, a Udine, e poi frequenterò un college americano per laurearmi e per perfezionare il mio gioco onde poter divenire professionista”.

Franco Chimenti, presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf, ha così commentato: “La Carta è una ragazza di sicuro avvenire, che può prendersi e darci grandissime soddisfazioni. Non si vincono infatti, quattro tornei internazionali di peso in poco più di otto mesi se non si hanno delle qualità che esulano sicuramente dalla norma. Potrei usare altri aggettivi per descriverne le doti, ma sarà lei stessa in tempi bravi a darne ulteriore dimostrazione”.

Roberto Zappa, direttore tecnico della squadra nazionale femminile che ha accompagnato il team azzurro, ha spiegato il segreto dell’incredibile rimonta: “E’ stata fondamentale la strategia. Ieri sera ci siamo studiati attentamente la posizione delle bandiere e quando questa mattina Virginia Elena è scesa in campo sapeva esattamente cosa fare su ogni buca. E non ne ha sbagliata una. Peraltro una delle sue doti migliori è proprio la meticolosità e la determinazione sia nell’affrontare la gara sia nella preparazione. E’ attenta ai dettagli in qualsiasi settore del suo gioco e non molla finché non raggiunge quel che cerca. Per quanto mi riguarda ero convinto che per la Pedersen, la quale si affida come tutte le sue connazionali soprattutto alla potenza e non alla strategia, sarebbe stato difficile conseguire un punteggio basso. E così è stato. Stiamo vivendo una stagione ricca di soddisfazioni e questo è sicuramente il frutto di un lavoro collettivo importante per il quale ringrazio sia lo staff tecnico che quello medico”.

La Carta, nata a Milano, compirà 18 anni nel prossimo dicembre. Ha iniziato la sua escalation a ottobre del 2013 vincendo i Campionati Internazionali d’Austria. Ha cominciato a giocare a golf a otto anni e a tredici ha indossato per la prima volta la maglia azzurra. Ha vinto numerosi tornei nazionali tra i quali il Leoncino d’Oro (2010), il Trofeo Umberto Agnelli e il Città di Milano (2012) e ha fatto parte della selezione azzurra ai Campionati Europei dal 2011 al 2013.

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