Prendete un golfista in pensione, la sua carriera trentennale in giro per il mondo, una folle scommessa legata al golf e una moglie capace di arrivare ovunque pur di aiutarlo a vincerla.

Ne verrà fuori l’incredibile storia di Jimmie James, 59enne texano che ha lanciato a se stesso una sfida ai limiti dell’impossibile: giocare sui vento campi più belli degli Stati Uniti, completando in un solo anno la lista pubblicata da Golf Digest.

Tra voli da prendere, hotel da prenotare e green fee da versare, l’impresa sembra da subito un enorme azzardo.

L’unico modo per capire come l’impavido James ce l’abbia fatta (senza svenarsi) è fare un passo indietro nella sua vita.

Grazie alla laurea in ingegneria, diventa manager dell’American Fuel Operations. Un lavoro che gli riempie la vita e che lo porta a viaggiare continuamente da un continente all’altro.

Quando arriva l’età della pensione, gli si spalanca un vuoto enorme: solo il golf, la sua grande passione, può riuscire a riempirlo.

Ed è lì che nasce l’idea del tour dei cento campi. In quel momento, Jimmie ha già giocato solo in quattro dei percorsi americani più belli (The Country Club, Whistling Straits, Congressional e Ocean Course a Kiawah).

Parte dunque la caccia ai restanti 96. Grazie alle miglia aeree e ai punti accumulati durante la sua carriera, Jimmie può permettersi di viaggiare e noleggiare auto a prezzi fortemente scontati.

Con la cospicua buonuscita della pensione, si garantisce invece l’accesso ai club più costosi. Ma i soldi non possono aprire tutti i cancelli, non quelli esclusivi dell’Augusta National.

Lì serve l’intervento di una donna straordinaria, la moglie Erika, conosciuta proprio durante un volo molti anni prima. La donna è preside della School of Business all’Emory University e, grazie al suo ruolo, riesce a trovare il contatto giusto per accedere al campo più famoso al mondo.

Percorrere Magnolia Lane e cimentarsi con le buche dell’Amen Corner è goduria allo stato puro. Superato l’ostacolo più duro, Jimmie non conosce freni: con il Wade Hampton Golf Course (provato l’11 giugno 2018), fanno 100 campi tondi tondi.

Dopo quasi 120.000 km di aereo, 28.000 di macchina, 82 pernottamenti in hotel e 8.796 colpi, la grande impresa è compiuta.

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