Un giro in 67 colpi e grandi segnali di essere finalmente tornato in forma proprio in tempo per il The Open Championship di settimana prossima.
Ian James Poulter si è lasciato ormai alle spalle la brutta stagione 2016 – la peggiore della sua vita – e sta iniziando a trasformare questo 2017 nel migliore possibile.
Lo scorso anno, come ricorderete, il campione inglese dovette dare forfait ai Major e alla Ryder Cup a causa di un infortunio alla caviglia, che lo fece scivolare 184esimo nel ranking mondiale.
Il peggior posizionamento della carriera, ben lontano dal quinto posto registrato anni prima.
Poulter però non si è perso d’animo. Ha chiuso secondo il The Players Championship e ora condivide la leadership dello Scottish Open grazie a un primo score in 67 colpi.
Non solo: è riuscito a risalire in 85esima posizione del ranking e si è guadagnato, senza ricorrere alle 36 buche di qualifica, un posto nel The Open Championship di settimana prossima a Royal Birkdale.
L’eroe della Ryder Cup 2012 a Medinah, tornerà sullo stesso percorso in cui chiuse secondo dietro a Padraig Harrington nel 2008.
Grandi numeri e performances, che se continue potrebbero riportare il campione inglese in alto alla classifica mondiale.
Poulter però non vuole correre troppo, pensa al presente e a colpire la palla il meglio possibile, come accaduto ieri in Scozia.
Cinque birdie e un eagle che hanno un significato importante.
“Sono molto contento,” ha affermato Poulter. “Ma negli ultimi due giorni non ho avuto la sensazione di aver giocato bene.
Ho trascorso un po’ di tempo mercoledì al driving range con il mio coach Pete Cowen.ho ancora tanto lavoro da fare.
Ho ancora bisogno di lavorare sul gioco.
Nonostante la giornata di oggi (ieri), continuerò a praticare duramente.
Non sono ancora al 100% felice.
È un lavoro in divenire, quindi continuerò verso i miei obiettivi.”
