ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Dopo tre anni di assenza e un brutto taglio mancato a Chambers Bay, Tiger Woods tornerà finalmente allo US Open.

L’ha annunciato la USGA nella giornata di venerdì, spiegando come il campione americano abbia confermato la sua partecipazione al secondo Major stagionale.

Lo US Open 2018 si svolgerà al golf club Shinnecock Hills di New York dal 14 al 18 giugno.

Tiger, nella sua lunga carriera, ha giocato solo due volte su questo percorso. La prima fu nel 1995, quando ancora Amateur dovette ritirarsi per un infortunio al collo.

La seconda, invece, fu nel 2004, quando il campione americano si classificò 17esimo e a vincere fu Retief Goosen, in condizioni climatiche estreme.

“Dipende davvero dal clima,” ha affermato Tiger. “Se il vento soffia forte, allora gli score vincenti saranno tutti sopra il par.

Quando Goose ha vinto, mamma mia, i putt che faceva su quei green erano incredibilmente veloci. Il vento spostava le palline sul green.”

Tiger è reduce da una serie di risultati positivi e ottimi sul PGA Tour. Ha chiuso 32esimo al Masters, con una performance solida e regolare, giocando su tutti e quattro i giri come non accadeva in un Major da ben tre anni.

Non solo il Masters, perché Woods ricordiamo che ha chiuso anche secondo al Valspar Championship e quinto all’Arnold Palmer Invitational.

Ora il campione americano ha deciso di prendersi qualche settimana di riposo prima di tornare a competere sul Tour, in modo da mantenere alta la forma.

“Mi sono sempre preso tre o quattro settimane di riposo durante la mia carriera. Normalmente i bastoni finiscono nell’armadio e mi concedo una piccola vacanza,” ha affermato.

Tiger parteciperà al prossimo US Open in virtù dell’esenzione ricevuta con la vittoria nel 2008 a Torrey Pines.

Il campione detiene infatti tre vittorie in carriera nell’Open americano, la prima nel 2000 a Pebble Beach e la seconda nel 2002 a Bethpage Black, oltre appunto a quella del 2008.

Il prossimo giugno, visti i dieci anni trascorsi dall’ultima conquista, l’esenzione scadrà e Tiger potrà qualificarsi al prossimo US Open di Pebble Beach nel 2019 in tre modi diversi.

Il primo è ovviamente una vittoria in questo 118esimo US Open. Il secondo, se si dovesse qualificare al Tour Championship entrerà di diritto anche a Pebble Beach.

Il terzo, invece, se il prossimo anno sarà tra i primi 60 del Ranking in prossimità dell’Open, sarà automaticamente qualificato.

Se invece non dovesse farcela in almeno uno di questi tre casi, dovrà sperare in un invito speciale. E visto che la prossima venue sarà proprio Pebble Beach, dove vinse per la prima volta e registrò anche un record… La qualificazione è assicurata.

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