ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Lo US Open torna questa settimana per la quinta volta nella sua storia sul percorso New Yorkese di Shinnecock Hills.

Sarà la 118esima edizione del Major americano e l’insidioso percorso si presenterà ai campioni con un aspetto totalmente nuovo.

Negli anni ha subito diversi cambiamenti tra cui l’allungamento di 449 yards, che renderà la vita complicata ai professionisti più corti.

Sarà un leaderboard davvero avvincente, con Dustin Johnson che reduce dalla vittoria al FedEx St. Jude Classic e tornato numero uno al mondo, proverà a conquistare il suo secondo US Open e Major in carriera.

Tiger Woods tornerà in campo nel Major americano dopo tre anni dall’ultima volta e Rickie Fowler proverà a togliersi l’etichetta di eterno secondo nei tornei più importanti del Tour.

Non solo loro, di campioni in campo ce ne saranno molti ma chi sarà il favorito, secondo i bookmakers, alla vittoria?

Al primo posto della classifica stilata da Golf Digest troviamo Justin Rose, la cui vittoria è data 14/1.

Il campione inglese ha dimostrato in questo inizio di stagione un ottimo stato di forma, il cui apice è stato raggiunto qualche settimana fa con la vittoria a Colonial del Forth Worth Invitational.

Ha chiuso nella top 10 in 10 eventi consecutivi del Tour e non bisogna dimenticare che Rose conquistò il suo unico Major proprio qui nel 2013.

Al secondo posto per forza di cose c’è Dustin Johnson la cui vittoria è data 8/1. Il professionista americano è tra i più lunghi del Tour e questo gli facilita senz’altro la sfida al nuovo Shinnecock Hills.

Dal 2014 al 2016 allo US Open ha chiuso rispettivamente quarto, secondo e primo. Lo scorso anno, invece, ha mancato il taglio ad Erin Hills e sebbene abbia mantenuto la leadership del ranking per 64 settimane, la sua unica vittoria in un Major risale proprio allo US Open del 2016.

La domanda che in molti si pongono è se mai ne vincerà un secondo.

Al terzo posto ecco Jason Day, la cui vittoria è data 16/1. Il campione australiano è davvero imprevedibile. In questa stagione è tornato alla vittoria per ben due volte, prima a Torrey Pines e poi al Wells Fargo Championship.

È sicuramente tra i favoriti, sebbene due settimane fa dovette ritirarsi dal Memorial a causa di un’infezione che gli ha fatto perdere diversi chili e l’ha debilitato parecchio.

Segue in classifica Justin Thomas, che ha appena perso il primo posto nel ranking ma è pronto per riconquistarlo.

Il giovane campione è dato per vincente con 14/1 e si è preparato molto per questo appuntamento stagionale, tanto da essersi recato a Shinnecock Hills anche lo scorso anno con Rickie Fowler.

Certo il percorso sarà ben più difficile nei prossimi 4 giorni, ma Thomas è il professionista più in forma in questo momento. Non dimentichiamo che lo scorso anno registrò un record di 63 colpi durante il terzo giro ad Erin Hills.

Rickie Fowler ha le stesse probabilità di vittoria dell’amico Thomas, dato per 14/1. Il campione americano è tra i professionisti più precisi del Tour e nei Major non rinuncia mai a tenere il suo nome nella parte alta del leaderboard.

Solo lo scorso aprile, ha fatto sognare il pubblico in una splendida rimonta contro Patrick Reed, rimasta corta di pochi colpi. Ma soprattutto, Fowler, che nel weekend ha messo a segno la conquista più importante di tutte chiedendo la mano dell’amata Allison Stokke, non vede l’ora di togliersi l’etichetta di eterno secondo nei Major.

Jordan Spieth è il sesto possibile vincitore dello US Open, con la quota data per 16/1. È vero, la stagione del campione americano non è stata fino adesso così eccezionale.

Ha mancato il taglio anche al Memorial, ma poco importa. Spieth nei Major è sempre incisivo, basti ricordare alla rimonta al Masters di quest’anno. Potrebbe sempre riservare delle sorprese.

Al settimo posto ecco Phil Mickelson, dato per vincente 25/1. Lefty è tornato alla vittoria quest’anno dopo cinque anni dall’ultima conquista al The Open Championship.

È vero, lo US Open è il più suo grande incubo, avendo chiuso per sei volte in carriera al secondo posto.

Ma non bisogna sottovalutare il campione americano, che dopo la vittoria al WGC Mexico, ha mantenuto alto il suo stato di forma e ha chiuso domenica a Memphis con uno score in 65 colpi. Sabato spegnerà le sue 48 candeline, chissà che non voglia farsi un regalo speciale.

All’ottavo posto della classifica di Golf Digest, con una quota di 18/1 ecco arrivare Tiger Woods.

Sarebbe un sogno per tutti i tifosi del golf e della Tigre, se riuscisse a conquistare il suo quinto US Open e quindicesimo Major dopo dieci anni dalla vittoria di Torrey Pines.

Tiger ha dimostrato di essere tornato davvero in forma con i colpi lunghi durante il Memorial due settimane fa. Uno swing solido e potente, che ha fatto riaffiorare a molti i ricordi di tanti anni fa.

Peccato che non si possa dire la stessa cosa per il putter, che proprio a Memorial ha trovato davvero problemi. Speriamo che in queste ultime due settimane sia riuscito a lavorarci su e se così fosse, sarebbe un grande osso duro da battere.

Non può mancare in classifica anche Rory McIlroy, dato per 18/1. Il campione nord irlandese ha avuto fino adesso una stagione davvero altalenante.

È tornato alla vittoria a Bay Hill durante l’Arnold Palmer Invitational e ha messo a posto diverse parti del suo gioco, tra cui il putter.

Ma le sue performance allo US Open, dopo la vittoria del 2011, sono state davvero deludenti. Ha mancato tre volte il taglio e ha ottenuto una sola volta una top 10.

Infine, ecco un campione che vorremmo vedere vincere un Major più di qualsiasi altro: Francesco Molinari. La sua vittoria Westgate Las Vegas Superbook la da per 60/1 ma sappiamo che il nostro campione ha molte più chance.

Francesco è primo nella Race to Dubai e negli ultimi due tornei a cui ha partecipato ha chiuso primo e secondo. Una stagione eccezionale quella di Molinari può fare la differenza e continuare a scalare la classifica del World Ranking.

Tanti numeri e tante statistiche, ma la storia negli ultimi anni ci ha insegnato: con questo alto livello di competitività, il vincitore in ogni Major è sempre davvero imprevedibile.

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