Ci era andato davvero vicino due anni fa. Le aveva proposto di sposarlo proprio a capodanno 2014. Ma qualche settimana dopo aver inviato le partecipazioni a tutti gli invitati, Rory McIlroy decise di comunicare a tutto il mondo del golf e non solo la sua rottura del fidanzamento con Caroline Wozniacki. Fu l’inizio della sua completa e affermata ascesa, cominciando a vincere tutto. Due Majors, un WGC e il BMW PGA Championship nello stesso anno, il 2014 appunto. Non che la rottura del fidanzamento ne sia stata il vero motivo, sia chiaro. Ma possiamo dire che Rory cominciò a concentrarsi solo ed esclusivamente sul golf con uno spirito diverso.
Poi a luglio di quest’anno ecco il nuovo amore: Erica Stoll. Si frequentavano già da mesi e in più si conoscevano già da molti anni. Fu proprio lei, ex Manager della PGA Americana, a salvare il match singolo di Rory in occasione della Ryder Cup di Medinah del 2012, portandolo sul tee di partenza appena in tempo.
E proprio lei è stata ufficialmente presentata al pubblico del golf in occasione del The Open Championship, quando il campione irlandese non giocò e non difese quindi il titolo a causa di un brutto infortunio alla caviglia. C’era già chi accusava e insinuava che proprio a causa di questa nuova relazione Rory sarebbe tornato a non vincere più. Ma l’irlandese ha smentito come al solito tutti. Non solo è tornato a vincere al DP World Championship, ma si è anche imposto nella Race to Dubai.
E ora, non sono i risultati in campo a far parlare di sé, ma qualcosa che sorprenderà tutti. Secondo l’Irish Independent, Rory avrebbe chiesto la mano della sua amata Erica. Avete letto bene. La coppia è a Parigi e sarebbe proprio una foto della Tour Eiffel pubblicata dal campione ieri sera su Instagram, ad aver scatenato le indiscrezioni sul grande passo. Per ora, non sono arrivate né conferme né smentite dalla coppia. Solo supposizioni o realtà? Di certo, dopo poco più di un anno da quello che doveva essere il matrimonio con Caroline a New York, questa volta Rory sembra fare sul serio.
