Nella giornata di ieri, il grande Ernie Els ha ricordato a tutti, come il golf sia uno sport diverso dagli altri.
Il campione Sud Africano, già noto al pubblico e ai compagni per la sua lealtà e nobiltà d’animo, ha dato esempio di come un professionista debba comportarsi sul campo.
Al par 5 della buca 12 di Wentworth, Els si è trovato nel bunker vicino al green, dal quale ne è uscito imbucando un ‘apparente’ eagle.
Prima di tirare il chip, però, Il campione ha trovato la sua palla totalmente infossata e ha chiesto ai propri compagni se potesse marcarla per controllare che fosse proprio la sua.
Una volta verificato, ha riposizionato la palla e ha tirato, imbucando l’eagle. P
eccato, che a detta dello stesso Els, il tocco all’impatto sia stato troppo ‘pulito’ e non tipico del punto in cui avrebbe dovuto tirare.
“Il mio secondo colpo alla 12, sono andato a sinistra e la palla è finita sotto la sponda del bunker”, ha affermato dopo la fine del primo giro.
“Ho chiesto ai miei compagni se potessi controllare la palla e mi hanno detto di sì.
L’ho riposizionata, ho tirato ma non mi sono sentito a mio agio per come la palla sia uscita”.
Così Els si è consultato con gli arbitri dello European Tour e alla fine ha fatto la cosa più nobile e onesta che un golfista possa fare.
Si è dato da solo due colpi di penalità seguendo la regola 20-7, per aver giocato la palla dalla posizione sbagliata m, e ha chiuso la giornata in 71 colpi.
“So dal profondo del mio cuore che la palla non fosse dove doveva essere e non avrei potuto portarmi dentro per tutta la vita un peso del genere”.