ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Finale veramente a sorpresa e successo inatteso di Mo Martin con 287 colpi (69 69 77 72, -1) nel Ricoh Womens British Open, il terzo dei cinque major stagionali femminili svoltosi sul percorso del Royal Birkdale Golf Club (par 72), a Southport  in Inghilterra e dove Giulia Sergas ha ottenuto un apprezzabile 21° posto con 295 (76 73 72 74, +7). Al 54° con 302 (76 72 75 79, +14) Diana Luna, l’altra italiana in gara.

Melissa Linda Martin, della Mo, 32enne di Pasadena con tre vittorie nel Future Tour (attualmente divenuto Symetra Tour), in una giornata in cui il forte vento ha condizionato pesantemente il gioco, è riuscita a mantenersi nel 72 del par in maniera rocambolesca, perché dopo un birdie e tre bogey ha concluso la sua corsa, iniziata dal settimo posto, con un eagle, fissando l’asticella appunto a 287 e andandosene in club house a seguire gli eventi. Era stata già leader dopo il secondo giro, ma con il 77 (+5) nel terzo e il conseguente scivolone aveva perso credito. E del resto essendo solo al secondo anno di LPGA Tour e senza titoli nel circuito era difficile pronosticarla vincitrice di un major. Hanno provato a superarla fino all’ultimo, per la verità, la cinese Shanshan Feng e la norvegese Suzann Pettersen che pur con parecchie difficoltà sottolineate dal comune 75 (+5), sono arrivate a un passo dal playoff (288, par).

La coreana Inbee Park, in vetta dopo tre turni, è affondata con un 77 (+5) finendo al quarto posto con 289 (+1) e altre pretendenti al successo sono rimaste in ombra. Hanno concluso in quinta posizione con 291 (+3) Jessica Korda, Angela Standord, la coreana Eun-Hee Ji e la paraguaiana Julieta Granada e in nona con 292 (+4) Marina Alex, l’inglese Laura Davies e la coreana Sun-Ju Ahn. Mai al proscenio Paula Creamer, 21ª come la Sergas,  la neozelandese Lydia Ko e la coreana Jiyai Shin, 29.e con 297 (+9), la giapponese Ai Miyazato, 45ª con 300 (+12), e Lexi Thompson, alla pari con la Luna.

La Pettersen ha provato a recuperare alzando i ritmi in extremis, ma due birdie a chiudere non sono bastati, perché in precedenza aveva fatto qualche danno con due bogey e due doppi bogey a fronte di un solo birdie. La Feng è partita male con quattro bogey e due birdie in sette buche e nel momento di accelerare ha trovato un altro bogey alla 16ª, che ha dato praticamente via libera alla Martin. La Park è rimasta a galla fino alla buca 13, sia pure con soli due birdie a fronte di tre bogey e un doppio bogey, poi ha alzato bandiera bianca con altri due bogey (14ª e 18ª).

La Sergas ha fatto una gara tutta in rimonta iniziando dal 64° posto e poi passando per il 49° e per il 38°. Ha messo insieme un buon 74 (+2), date le condizioni meteorologiche, con quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non si è mai disunita neanche quando ha iniziato il terzo giro con un quintuplo bogey, che poi ha recuperato per intero finendo con il 72 del par. Sono i frutti del lavoro che sta svolgendo a Phoenix con l’équipe di Par 54 curando molto sull’aspetto psicologico. Anche Dana Luna è partita dalla 64ª posizione, poi è risalita in 34ª, ma poi ha perso terreno concludendo con un 79 (+7) dovuto a due birdie, sette bogey e un doppio bogey.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here