ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Quarto e ultimo Major stagionale, il PGA Championship è sempre stato considerato un Minor Major. È il più dimenticato perchè si pensa che sia meno importante dei fratelli Masters, U.S. Open e The Open Championship. Nonostante venga spesso snobbato, il PGA Championship è però un Major a tutti gli effetti. Tutti i migliori giocatori del mondo vi hanno sempre partecipato e, nella sua storia lunga quasi un secolo, ha segnato vittorie indimenticabili e uniche.

Come è stato il PGA Championship del 1991, rimasto nei ricordi di tutti grazie a un’allora sconosciuto venticinquenne di nome John Daly. Daly, la settimana del Major, era nono in lista d’attesa, ma grazie a una serie di ritiri si qualificò per giocare a Crooked Stick. Guidò tutta la notte da Memphis, nel Tennessee, a Caramel, in Indiana, per un totale di 780 km, pur di essere presente. Scese in campo a fianco del caddie di Nick Price, il cui ritiro fu determinante per la sua partecipazione e non solo si qualificò all’ultimo minuto, ma riuscì persino a vincere di tre colpi su Bruce Lietzke.

E ancora, andando indietro di cinque anni al 1986, un giovane Bob Tway riuscì a spezzare il cuore di Greg Norman, reduce quello stesso anno dalla vittoria al The Open Championship. Tway e lo squalo erano in parità quando giunsero alla 18 dell’Inverness club a Toledo, Ohio. Il giovane ragazzo americano, in bunker con il secondo colpo, riuscì a imbucare l’uscita, lasciando Greg Norman del tutto incredulo e ormai rassegnato a bordo green. Fu una straordinaria vittoria, il cui approccio decisivo è diventato uno dei momenti più indimenticabili del PGA Championship.

Fu il primo e unico Major vinto da Tway. Perché il PGA Championship è anche questo. Per tanti professionisti ha spesso rappresentato la sola vittoria in un Major o, addirittura, la sola vittoria sul Tour. Come dimenticare, infatti, Shaun Micheel che con sorpresa di tutti vinse da outsider nel 2003 a Oak Hill.

Prima vittoria in un Major e unica vittoria sul Tour per Micheel, che da outsider divenne leggenda, grazie a un colpo compiuto alla 18 con un semplice ferro 7 e arrivato a 5 cm dalla buca. C’è una placca sul fairway dell’ultima buca di Oak Hill, che ricorda a tutti quello splendido colpo.
E poi anche Y.E. Yang, che nel 2009  a Hazeltine, rimontò su Tiger Woods e conquistò il suo primo Major in carriera. Fu anche il primo Major vinto da un Asiatico.

Ma il PGA Championship non è stato solo il Major di professionisti sconosciuti o outsiders. È stato anche il Major di Tiger, vincitore per quattro volte in carriera, una delle quali proprio al Valhalla Golf Club, dove si tornerà a giocare domani. È stato il Major di Jack Nicklaus, vincitore per cinque volte in carriera e potrebbe essere il Major di Rory McIlroy, che ha già vinto una volta nel 2012 a Kiawah Island. Nonostante si dica che sia il Major più dimenticato, tutti questi ingredienti fanno del PGA Championship un grande e importante Major. E campioni come Arnold Palmer e Tom Watson avrebbero senz’altro fatto i salti mortali per poterne vincere almeno uno.

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