ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Sarà grande slam per Emanuele Canonica?

Dopo il titolo Maestri e quello di Doppio con Lorenzo Gagli, il Pro torinese è a un passo dal successo in tutti i tornei stagionali di PGA Italiana.

Filo conduttore delle tre gare è la sfida sempre impegnativa di Robert Trent Jones Sr., maestro nel regalare buche di alta strategia.

Dal Pevero Golf in Costa Smeralda (Ot) a Castelgandolfo: sul tracciato del circolo romano rinnovato sotto molti aspetti, si torna a fine settembre per il torneo di punta del calendario, il PGAI Championship 41esima edizione, che quest’anno cambia format.

E sceglie quello del Dunhill Links, torneo dello European Tour che mette in campo professionisti e dilettanti: a Castelgandolfo giocheranno in team a coppie per i primi due giri (27-28 settembre, formula quattro palle) e la scena sarà poi tutta dedicata ai migliori 25 Pro per l’ultimo round (29 settembre).

Il montepremi è di 42.000 euro. Difende il titolo Andrea Rota.


Tre giorni tutti al femminile.

Si assegna a Garlenda il prossimo ottobre il titolo femminile dell’Associazione (15 mila euro il montepremi), unica opportunità di competere per le Proette italiane da quando il Ladies’ Open non viene più disputato: solo un’edizione, a Perugia nel 2014, negli ultimi sei anni.

Un evento ancora più dedicato al mondo femminile del golf (che nel nostro Paese rappresenta oltre il 30 per cento dei giocatori) da quando PGA Italiana e Italian Ladies Golf Association (ILGA) hanno stretto una partnership: le giocatrici amateur legate all’Associazione saranno infatti protagoniste della pro-am (16 ottobre) in campo con le Proette.

Queste ultime giocheranno poi il Campionato portando a casa il loro score individuale sulla distanza di 36 buche (17-18), ma il primo giro le vedrà ancora in team (a due) con una lady amateur e con formula quattro palle.

Un field, quello del Campionato, che non punta sui numeri ma sulla qualità, con eccellenze di livello internazionale.

Diana Luna difende il titolo e guarda al suo nono PGAI.


La meta è Ras Al Khaimah.

Tra le spiagge bianche del Golfo Persico, le dune del deserto e le montagne di Al Hajar, uno dei meno noti tra i sette Emirati Arabi Uniti affida alla Falcon Cup il suo messaggio di ospitalità, attiva e ricercata.

E coinvolge, in tempi diversi, auto d’epoca (11-17 novembre 2018), arte, musica e golf, sport diventato protagonista nell’Emirato.

Nell’ambito dell’evento, PGA Italiana organizza la sua prima Pro-am internazionale (11-17 febbraio 2018), riservata a 27 team di quattro giocatori (di cui 20 italiani e sette a disposizione di Svizzera, Francia, Germania ed Emirati) con un montepremi di 42mila euro per la classifica individuale professionisti.

Si vola a Dubai e si affronta una settimana ricca di spunti.

La Pro-am coinvolge due tracciati in giorni non consecutivi, lasciando spazio per le rispettive prove campo (che si trasformano in gare per gli amateur più competitivi).

Le diciotto buche di Al Zorah sono le ultime nate negli Emirati (2015), firmate Nicklaus Design e gestite da Troon Golf, offrono condizioni impeccabili, mettono in campo mangrovie, sabbia in abbondanza e corrono lungo la costa per 12 chilometri.

Di Peter Harradine, invece, il layout di Al Hamra, con cinque lagune che entrano in gioco e grandi mound a movimentare i fairway.

Ultima partita (anche qui in gara per chi vuole) al Tower Links, dove ancora una riserva di mangrovie è protagonista insieme con vaste zone sabbiose.

Molte le proposte anche per chi non gioca. Locandina, programma e costi in allegato.

Per info e iscrizioni: segreteria@pga.it.


In campo con i Pro.

Dal lago di Garda alla Valtellina, dal Piemonte alla Toscana, negli ultimi quattro mesi dell’anno il calendario agonistico di PGA Italiana mette in campo ancora 55 pro-am (150 in tutto nel 2017).

Si gioca con formula tradizionale o Louisiana (adatta anche ai giocatori meno esperti), per una buona causa o ispirati dai sapori di stagione, vino, tartufi e castagne; per la squadra del cuore, per passione delle auto storiche o con un team di soli ragazzi.

Oltre al golf, a bordo campo c’è molto altro da scoprire.

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