La selezione degli Stati Uniti, in vantaggio su quella dell’Europa per 10-6, ha messo una seria ipoteca sulla vittoria nella 39ª edizione della Ryder Cup. Infatti alla squadra guidata da Davis Love III basterà conquistare quattro punti e mezzo dei dodici a disposizione nei singoli che concluderanno la manifestazione per riconquistare il trofeo.
La seconda giornata è stata piuttosto difficile per la squadra guidata dallo spagnolo José Maria Olazabal che comunque è riuscita a contenere il distacco proprio nel finale, quando il punteggio stava assumendo proporzioni vistose. Infatti dopo il 3-1 in favore degli statunitensi nel foursomes, gli europei sono riusciti a pareggiare nei fourballs (2-2) con i successi di Sergio Garcia/Luke Donald (1 up su Tiger Woods/Steve Stricker) e con le prodezze di Ian Poulter che inanellando cinque birdie consecutivi nelle buche finali ha ribaltato il risultato contro Jason Dufner/Zach Johnson (1 up). L’inglese era in coppia con Rory McIlroy, che ha indovinato poche cose.
La situazione, come detto, non è facile per gli europei, ma il finale di giornata potrebbe aver almeno ridato un po’ di fiducia al clan visto che Poulter ha cambiato un irrecuperabile 11-5 in un recuperabile 10-6. C’è in materia un precedente del 1999 quando gli americani di Ben Crenshaw in Massachusetts, sotto proprio per 6-10, operarono la rimonta lasciando agli europei guidati da Mark James solamente 3,5 punti nei singoli.