Si sa, anche dire la verità può provocare conseguenze inevitabili, soprattutto se la si dice senza mezzi termini, fuori dai denti. E Bubba Watson l’ha scoperto proprio ieri, quando era al suo primo giro del Phoenix Open a TPC Scottsdale.
L’antefatto. Che al campione americano non piacesse il percorso ospite del Phoenix Open era già risaputo da tempo, forse complici anche i due anni consecutivi da secondo classificato o, per meglio dire in perfetto stile Statunitense, da runner up. Ma, che il campione del Masters avesse deciso di rendere pubblici i suoi sentimenti verso questa gara e lo Stadium Course, non se l’aspettava davvero nessuno.
È accaduto mercoledì durante la conferenza stampa, quando un tranquillo Bubba, alla domanda “Perché ti piace questo percorso”, ha dichiarato fuori dai denti: “Non mi piace. Non mi piace per niente. Sono qui solo perché ho tre fantastici sponsor (Ping, Oakley e Stance Socks)”. Non solo, ha aggiunto di essere molto contrariato per i rinnovamenti avvenuti sulle buche, prima del Phoenix Open. “Non capisco per quale motivo abbiano dovuto cambiarlo. Sapete, è solo la mia opinione, mica me l’hanno chiesto. Ma non ne capisco il motivo. Lo rendono solo più difficile e bizzarro, cosa che non diverte affatto noi professionisti. Siamo venuti qui per una ragione: siamo venuti qui per giocare a golf e per registrare ottimi score”.
Un Bubba davvero irriconoscibile ed estremamente nervoso. Il risultato dell’exploit non si è fatto attendere: ieri, durante il primo giro a TPC, tutti i fan dell’americano gli hanno dimostrato il loro disappunto. Ciò è avvenuto alla 16, par 3 dello Stadium Course, l’unica buca di tutto il Tour circondata interamente da tribune.
Gli spalti sono in grado di ospitare fino a 20.000 persone, facendo sì che il tifo sia davvero da stadio e la tradizione vuole, infatti, che i tifosi acclamino con urla travolgenti i grandi colpi – come l’hole in one di Tiger nel 1997 – e con “boo” tremendi i brutti colpi. Beh con Bubba i boo ci sono stati eccome, ancor prima che giocasse la buca, proprio quando si è presentato sul tee. Segno evidente, che i tifosi hanno voluto prendere le distanze dalle dichiarazioni del giorno prima.
Ma come tanti altri, anche Il golf è uno sport aleatorio: basta un grande colpo per ar dimenticare tutti i problemi. Si aggiunga poi che Bubba è uno dei professionisti più amati del Tour e il gioco è fatto. Con il suo solito aplomb da campione, l’americano ha messo la palla a 20 cm, rubando allora anche diversi applausi. È stato però quando ha imbucato il birdie, che quasi tutti quei boo si sono trasformati in grida di gioia.