ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Sono passati 84 anni dal primo Augusta National Invitation Tournament.

Tante cose sono cambiate sul percorso della Georgia e nel Major più amato del golf.

Ma soprattutto è cambiato il modo in cui le notizie legate al torneo sono diffuse in tutto il mondo.

I primi anni i giornalisti sportivi ne scrivevano storie da stampare poi nelle macchine Linotype.

Queste erano fruibili dal pubblico solo la mattina successiva e in certi casi occorreva attendere fino a sera.

Ciò che però è rimasto invariato, è l’impegno che Augusta ripone nella stampa, nella televisione e in ogni altro mezzo di comunicazione.

Grazie ai giornali prima e alla televisione poi, il Masters è diventato quello che tutti conosciamo.

Nel 1934, quando si svolse il primo Augusta Invitation, gli Stati Uniti erano nel pieno della depressione.

Non era certo un buon momento per inaugurare un torneo di golf e per promuoverlo.

Bobby Jones e Clifford Roberts ci provarono comunque, grazie anche all’appoggio di Grantland Rice, uno dei più grandi giornalisti sportivi dell’epoca.

Quest’ultimo convinse alcuni reporter a dirigersi ad Augusta per raccontare il ritorno in campo di Bobby Jones.

L’idea funzionò e il Masters ebbe risonanza anche in radio, grazie alla CBS.

Quando, nel 1946, terminò il contratto radiofonico con CBS, Roberts cercò di coinvolgere NBC per le riprese televisive.

La Tv, è vero, era solo agli inizi ma Roberts era lungimirante e sapeva che avrebbe funzionato.

NBC però non volle saperne fino al 1954, dopo che trasmise il primo torneo in Tv: lo U.S. Open di Baltusrol.

Fu nel 1956 che però NBC si tirò indietro e la CBS acquisì i diritti del Masters.

Da quel momento nacque un legame indissolubile tra il torneo e la rete TV, che va avanti da 63 anni consecutivi.

Non solo dirette TV, perché anche Internet ha fatto la sua grande parte per rendere il Masters famoso e più vicino a tutti gli appassionati.

Nel 1996 ha debuttato per la prima volta il sito Masters.org, ora meglio noto come Masters.com.

Era un sito semplice, con una homepage e un menu suddiviso in leaderboard, giocatori, percorso e news.

Le altre innovazioni arrivarono nel 2002, quando il nuovo chairman Hootie Johnson decise di far trasmettere alla CBS le intere 18 buche dei leader.

Le trasmissioni aumentarono così di 90 minuti solo nella giornata di domenica.

Nel 2006 ci fu l’arrivo delle dirette digitali sul sito Masters.org grazie al debutto di “Amen Corner Live”.

In collaborazione con CBS, il torneo offrì 22 ore di diretta spalmate in quattro giorni riguardo le buche 11, 12 e 13.

Nel 2008 la diretta digitale fu ampliata con due nuove buche, la 15 e la 16, che si aggiunsero all’Amen Corner.

Nel 2009, invece, nacque l’app del Masters per l’IPhone e nel 2011 per iPad.

Quest’ultima era una versione più contenuta del sito e permetteva di seguire le dirette per tutti i giorni di gara.

Quest’anno è arrivata però un’altra grande novità, forse la più apprezzata.

Due settimane fa, l’Augusta National ha dato ai suoi fan la notizia più bella che potessero ricevere.

Il club ha pubblicato sul canale YouTube del Masters i giri finali delle 50 passate edizioni del torneo, tutti senza pubblicità.

Un’occasione unica, per rivivere i grandi momenti del passato.

Il Masters continua a cambiare ma resta sempre il torneo più amato e seguito del golf.

Più di 200 paesi trasmetteranno il torneo in diretta e più di 350 giornalisti provenienti da tutto il mondo arriveranno ad Augusta per raccontarne la magia.

Mettetevi comodi sul divano o in poltrona e iniziate a gustarvi le vecchie edizioni su YouTube.

È il modo migliore per entrare alla grande nel clima Masters di questa settimana.

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