La USGA ha deciso di compiere un’importante svolta nel formato playoff dello U.S. Open.
Solitamente, quando due giocatori si trovano in parità al termine delle 72 buche del Major americano, il vincitore viene deciso con un playoff di 18 buche il lunedì successivo.
Un formato lungo e scomodo, specialmente per la diretta televisiva ma anche per i campioni.
Finalmente da quest’anno sarà solo un lontano ricordo, come annunciato ieri dal CEO Mike Davis.
Lo U.S. Open e tutti i tornei organizzati dalla USGA, avranno infatti un playoff simile agli altri Major.
In caso di parità verranno disputate due buche di playoff e, se la parità dovesse continuare anche al loro termine, si ricorrerà con il formato sudden death.
In parole povere: vince il primo giocatore che ottiene il risultato migliore dell’avversario.
Con questo passo avanti, resta solo il Masters a non avere un formato di playoff su un numero di buche con score aggregato.
Nel Major di Augusta, si gioca con il sudden death, mentre al The Open Championship valgono quattro buche con score aggregato e nel PGA Championship tre buche.
“Sappiamo quanto sia importante per tutti nel mondo del golf vedere la gara di un Major Championship concludersi la domenica,” ha dichiarato Mike Davis.
“Dopo aver ricevuto input da diversi membri del golf, compreso giocatori, fan, volontari, arbitri e reti televisive, ci siamo trovati di fronte a un argomento molto importante e dal qualche tutti ne avrebbero beneficiato.”
Il playoff allo U.S. Open non è più entrato in scena dal 2008, quando Tiger Woods vinse contro Rocco Mediate a Torrey Pines.
Nemmeno un anno fa il CEO Davis parlò dell’argomento playoff a una conferenza stampa con gli altri dirigenti USGA, ma affermò che il formato non sarebbe cambiato in breve tempo.
Eppure dopo otto mesi, il playoff del lunedì è diventato finalmente storia.
“Due buche permetterà a qualsiasi giocatore di recuperare ad eventuali errori e, allo stesso tempo, far vivere un’esperienza memorabile e plateale a chiunque sarà coinvolto.”
