ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Aspettando Gleneagles, vi svelo un aneddoto di Medinah: sono stato “minacciato” da “Air”. Pensava di intimorirmi, invece mi ha esaltato. Alla fine, ci hanno rimesso gli americani

 È fantastico pensare che ormai mancano meno di quattro mesi alla Ryder Cup di Gleneagles. Sembra ieri che stavamo esultando e festeggiando sull’ultimo green di Medinah. Ho ancora bene chiari in mente gli incredibili fourball del sabato pomeriggio, quando Rory e io abbiamo fatto birdie nelle ultime sei buche e abbiamo cambiato il destino di tutto il match. Quando siamo usciti dal tee box della 13 due sotto, ricordo di aver visto la leggenda Michael Jordan dentro le corde. Stava agitando il suo enorme indice verso di me, con una faccia che sembrava dire: “Stavolta vi freghiamo”. Ricordo di aver pensato: “E adesso? Io, piccolo golfista, e questa grandiosa leggenda del basket che sta cercando di farmi perdere la concentrazione”. Ho pensato a quante volte, sotto canestro, per tanti anni, Jordan abbia fatto la differenza, tiro dopo tiro. E, paradossalmente, questo mi ha dato la forza di imbucare quei putt negli ultimi cinque green. Ho deciso che non gli avrei più permesso di invadere il mio spazio. Stava giocando la sua partita di basket: ma era nel mio campo!

Ci stiamo avvicinando alla parte cruciale della stagione e ciò che accadrà nei prossimi mesi deciderà la composizione dei due team che si troveranno in Perthshire. Il nostro sport è unico, perché i suoi quattro Major si giocano in un periodo di appena 18 settimane (rispetto, per esempio, al tennis, che ha il suo primo “Major” in Australia a gennaio e il suo ultimo a New York in agosto), e tutti i più grandi giocatori strutturano i loro calendari intorno alla ricerca della vetta in quelle 18 settimane. Di recente Patrick Reed ha affermato che a Gleneagles vorrebbe essere il “Poulter della squadra americana”. Reed ha sicuramente quella sorta di determinazione aggressiva con cui sono stato etichettato in passato; ma io non ho vinto gare del PGA Tour a 23 anni. Quando ha raccontato che pensava di essere uno dei migliori cinque al mondo (e invece era 20mo nel World Ranking) ha scatenato uno scalpore che lui stesso ha poi definito “divertente”. So per esperienza che fare questi commenti – anche se ci credi veramente – è un gioco pericoloso.

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