ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Da un anno all’altro, il Waste Management Phoenix Open, in Arizona, stabilisce sempre nuovi record di pubblico e di… decibel per il tifo più che calcistico dei 30mila spettatori che affollano le tribune del “Coliseum”, la buca 16 par 3 dove chi fa hole in one si garantisce gloria imperitura.

Questo è successo anche al nostro Francesco Molinari, grazie all’exploit del 2014.

Quest’anno si è sfondato il muro delle 700mila presenze, distribuite su tutto il campo, nell’arco della settimana.

E quanto all’happening della 16, il clima ha contagiato tutti. Gli stessi giocatori, di solito infastiditi anche da un sospiro nel momento del tiro, aizzavano il pubblico ad aumentare il volume.

John Rahm, l’astro nascente che proprio in Arizona ha studiato ed è l’idolo di casa, ha definito la 16 “The greatest hole all year long” e ha addirittura proposto che, in quel par 3, venga tenuto in servizio un deejay per tutti i giorni di gara.

Molti hanno regalato palline agli spettatori ma uno, in particolare, si è superato: Ryan Palmer ha lanciato al pubblico 12 palline, ognuna avvolta in una banconota da dieci dollari, invitando chi la catturava a brindare alla sua salute.

Invito che è stato accolto senza fatica.

Ci troviamo più dalle parti di un concerto rock che di una tradizionale gara di golf.

Ma non si può negare che sia molto divertente, ogni tanto, uscire dagli schemi e fare del golf uno sport molto più “pop”.

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