ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Per 41 Open Championship consecutivi è stato Ivor Robson a scandire il tempo. Ma quando, domenica pomeriggio, annuncerà i nomi del team leader sul tee della 1 dell’Old Course, sarà l’ultima volta che sentiremo la sua inconfondibile voce.

Il 144esimo Open Championship è l’ultima apparizione di Robson come annunciatore del tee della 1. Termina così una carriera iniziata nell’edizione del 1975 a Carnoustie, a partire dalla quale l’inglese non ha mancato nemmeno un tee-time. “Non si può continuare in eterno, e se c’è un posto in cui ho sempre desiderato concludere la mia carriera, quello è proprio St Andrews”, ha dichiarato Robson, la cui ultima settimana lavorativa è iniziata mercoledì, in occasione del Champion Golfers Challenge. “È arrivato il momento di andare in pensione”.

Fra le altre cose, ciò che gli mancherà di più del lavorare all’Open, è il rapporto con le persone: “Essere coinvolto, fare parte di una squadra…ecco che cosa mi mancherà di più”, racconta Robson, che si è definito incerto sul suo futuro. Negli ultimi quattro decenni Robson ha lavorato su alcuni dei percorsi più belli del Regno Unito, ma, fra tutti, confessa che l’Old Course occupa uno spazio importante nel suo cuore. “Sono tutti diversi fra loro. Ne ho visti di bellissimi, ma St Andrews è davvero speciale, meraviglioso”.

L’ufficialità del suo ritiro arriverà solo a fine stagione, nel frattempo Robson sarà l’annunciatore di molti altri tornei della Race to Dubai. Nella giornata di mercoledì, al direttore della R&A Peter Dawson è stato chiesto come sarebbe stato possibile sostituire un personaggio iconico come Robson: “Non ne ho la minima idea, ecco perché voglio andare in pensione anch’io!”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here