ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Con il sistema delle regole continuamente sotto attacco, i due importanti organismi del golf – R&A e USGA – hanno deciso di intraprendere un nuovo importante passo.

L’argomento principale riguarda quanto avvenuto qualche settimana fa a Lexi Thompson durante il primo Major dell’anno dell’LPGA, l’ANA Inspiration.

La campionessa americana era in testa di due colpi durante le seconde nove buche dell’ultimo giro, quando ha ricevuto ben quattro colpi di penalità.

Due per aver giocato da un punto diverso da quello originale e altrettanti per aver segnato un punteggio errato sullo score.

Tutto questo dopo che i giudici di torneo erano stati contattati telefonicamente da uno spettatore, che aveva visto in TV la Thompson posizionare erroneamente la pallina per un putt da 30 cm durante il terzo giro.

La campionessa ventiduenne è finita così al playoff, perdendo il Major.

Una decisione che, come con Dustin Johnson durante lo US Open 2016, ha scatenato le ire del pubblico e del mondo del golf.

Ecco quindi la decisione: la R&A e la USGA hanno annunciato oggi come in un futuro limiteranno le prove video, facendo così più affidamento sull’integrità di ciascun giocatore piuttosto che su immagini in slow-motion.

La decisione 34-3/10, che avrà effetto da subito, si rivolge a due situazioni particolari in cui i comitati di gara saranno in grado di limitare l’uso dei video, respingendo così eventuali penalità.

Il primo caso è quando il video rivela un’infrazione impossibile da vedere a occhio nudo.

L’esempio più recente è quanto avvenne allo US Women’s Open 2016 in cui Anna Nordqvist, senza rendersene conto, toccò qualche grammo di sabbia durante il backswing in un colpo dal bunker.

Un dettaglio impossibile da notare, se non con immagini zoommate in alta definizione. La Nordqvist ricevette due colpi di penalità e perse al playoff.

Con la nuova decisione, se i giudici ritengono che l’infrazione non può essere vista a occhio nudo, il giocatore non riceverà la penalità… anche se il replay dovesse dimostrare il contrario.

La seconda situazione riguarda i cambiamenti annunciati da R&A e USGA l’1 marzo scorso: nessuna penalità verrà inferta se “tutto ciò che può essere razionalmente previsto in circostanze che permettano di compiere un giudizio e un calcolo accurato … anche se viene poi dimostrato sbagliato da altri mezzi (come i video)”.

La USGA e la R&A non hanno menzionato i due episodi avvenuti nei Major dell’LPGA come causa dell’improvviso cambiamento, bensì le tante difficoltà sorte da video provenienti dal golf trasmesso in tv.

“Questo importante passo, fornisce ai giudici gli strumenti necessari per avere un impatto positivo e diretto sul gioco”, ha dichiarato Mike Davis, executive director della USGA.

“Sappiamo che c’è molto più lavoro da fare.

Gli avanzamenti nella tecnologia video aumentano l’esperienza vissuta dai fans, ma possono anche influenzare significativamente la competizione.

Abbiamo bisogno di trovare un equilibrio tra questi avanzamenti e una giusta applicazione delle regole per i giocatori”.

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