Roma, 23 ottobre 2014
Copia lettera Presidenti
Gentile Presidente,
il periodo estremamente negativo per il Paese e quindi per la maggiore parte delle Federazioni Sportive Italiane non coincide fortunatamente con la situazione della nostra Federazione, dal momento che, ad oggi, i numeri degli iscritti sono pressoché identici a quelli dello stesso giorno dello scorso anno.
Ciò naturalmente, se da un lato non mi crea preoccupazioni, dall’altro non mi soddisfa, perché il nostro obiettivo non è quello di non entrare nella recessione in cui sono incappate la gran parte delle organizzazioni simili alla nostra, bensì quello di produrre una svolta, che ci consenta di entrare definitivamente nel ristretto novero dei paesi golfisticamente più evoluti.
Le azioni intraprese negli ultimi anni hanno comportato progressi indiscutibili, senza tuttavia risolvere alcuni degli annosi problemi che assillano i nostri circoli.
Ho deciso pertanto d’inviare alla Vostra personale attenzione una proposta, su cui ho riflettuto a lungo e che ho maturato, nonostante possa causare perplessità che io non condividerei.
Come vi è noto, in concomitanza con il mio ruolo in FIG, sono Presidente di CONI Servizi, nonché membro di Giunta e del Consiglio Nazionale del CONI.
Tutto ciò mi dà autorevolezza in decisioni estremamente importanti nel nostro settore e fa si che io sia fatto oggetto di stima, insieme allo sport che rappresento.
E’ di questa mattina la notizia che Parigi rinuncia alla candidatura alle Olimpiadi del 2024, a vantaggio dell’assegnazione dell’EXPO 2025.
Ed ecco che scatta per ROMA un piano, covato a lungo nella mente del sottoscritto ed in quella del Presidente Malagò, relativamente alla possibilità che la nostra capitale possa ospitare la Ryder Cup 2022 (terzo evento sportivo mondiale, dopo i
Campionati del Mondo di Calcio e le Olimpiadi), il Campionato del Mondo di Rugby 2023, le Olimpiadi 2024 seguite dal Giubileo del 2025. Un filotto fantastico, incomparabile per il turismo italiano (ma soprattutto per il golf, che sarei riuscito a fare inserire in questa ristrettissima cerchia di grandi eventi, all’esame delle nostre massime autorità governative).
L’assegnazione della Ryder rappresenta il raggiungimento di un obiettivo costoso e difficilissimo. Le richieste dell’ente organizzatore sono molto esose ed i paesi in competizione ben sette (oltre all’Italia, la Germania, la Turchia, la Spagna, il Portogallo, la Danimarca e l’Austria). Immagino che questo elenco potrebbe suscitare in Voi qualche perplessità, mentre io, pur rendendomi conto dell’immane difficoltà nel conseguire il risultato positivo, sono fiducioso, purché la nostra Presidenza del Consiglio (con cui è iniziata una consultazione) sia favorevole a prendere in considerazione le nostre istanze.
Sono portato a pensare che si possa arrivare ad un ballottaggio finale Roma-Berlino, con tutto ciò su cui potrà contare la nostra capitale, con le sue attrattive archeologiche, con la presenza del Papa, con i suoi oltre 2000 alberghi in centro città, con le sue attrattive turistiche incomparabili.
Se dovessimo uscire sconfitti, comunque saremmo riusciti ad attestare il nostro sport su una posizione di assoluto rispetto ed a sollecitare l’interesse delle Istituzioni nazionali.
L’obbligo di svolgere un Open di grande livello, per anni, comporterebbe nel frattempo la presenza di grandissimi atleti di tutte le nazioni.
Tutto ciò supportato da un notevole impegno economico che il Governo dovrebbe garantire per un periodo di dodici anni.
Per concludere Vi ricordo che la Ryder genera un indotto economico di valore inestimabile, con una ricaduta enorme sul nostro settore.
Con affetto e simpatia
Prof. Franco Chimenti
