ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Fondamentale, secondo Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Nazionale Dilettanti, in piena linea con le idee del nuovo Direttore Tecnico, «continuare a investire sui giovani talenti e dare loro quanti più strumenti possibili per migliorarsi, cimentandosi sempre al massimo livello raggiungibile.

La formazione è il punto fondamentale sul quale insistere. La fase dell’apprendimento, che avviene ovviamente quando si è ancora dilettanti e soprattutto nei teen-year (dai 14 ai 18 anni), è la più importante: solo attraverso il lavoro sui giovani, si possono creare dei nuovi professionisti competitivi.

È per questo che sarebbe fantastico se si potesse avere, anche in Italia, un percorso che possa portare a seguire gli atleti 24 ore al giorno.

Creare una sorta di College del golf, nel quale i giocatori possano crescere a tuttotondo, sia sotto il profilo tecnico sia come persone sia dal punto di vista culturale. Investire sui giovani significa farli allenare in situazioni di eccellenza, averli sempre sott’occhio e cercare di dare continuità al lavoro da fare con i ragazzi: solo così si possono programmare nuovi campioni.

Da parte della Federazione questi obiettivi sembrano abbastanza chiari. Appare più che altro complicato che tutto ciò avvenga in un Paese come il nostro in cui, fin dal rapporto scuola/sport, sembra complicatissimo dare ai giovani l’opportunità di formarsi sia sotto il profilo dell’educazione sia sotto quello sportivo.

È vero: chi fa sport in Italia non è certo aiutato dal sistema scolastico. A maggior ragione chi fa golf che, purtroppo, è visto ancora come uno sport di élite. Fino a quando non usciremo dal cliché secondo cui chi fa sport lo fa per evitare di studiare, invece di pensare che lo sport sia un plus culturale, un valore aggiunto, faremo fatica a far emergere i nostri atleti, di qualsiasi sport e del golf in particolare. Per questo sarebbe fantastico riuscire ad allenare i nostri giovani aiutandoli con il maggior numero di investimenti possibile e da questo punto di vista la FIG è già all’avanguardia.

Come si spiega il fatto che negli ultimi anni a livello dilettantistico giovanile abbiamo avuto tantissimi successi e poi, nel passaggio a professionisti, questi successi non siano stati confermati?

Secondo me ci sono due motivi principali: il primo è legato alla difficoltà dei campi sui cui si gioca. Il livello dei percorsi italiani è leggermente inferiore a quello del resto del mondo. I nostri sono campi preparati molto spesso per attività amatoriale e questo non è abbastanza challenging per i nostri atleti. Il secondo, senza fare polemiche, è che negli ultimi anni abbiamo avuto qualche difficoltà nello scambio di informazioni tra settore dilettantistico e settore professionistico e in questo senso il nuovo corso istituito dal DT Montali, che vuole piena collaborazione tra tutti i settori tecnici della Federazione, mi fa essere particolarmente positivo.

Quali sono le velleità della Nazionale Dilettanti per il 2017?

Come sempre puntiamo a vincere tornei importanti come per esempio British Amateur o Campionati Europei, anche se quest’anno abbiamo una squadra che si sta “indebolendo” per il passaggio al professionismo di alcuni dei migliori talenti come Lipparelli, Zucchetti e Cianchetti. Abbiamo comunque una squadra molto forte e faremo di tutto per stare tra i primi.

E si comincia con l’Open di Sicilia.

Sì quello è un primo obiettivo molto importante. Peccato, però, che tutti i nostri ragazzi non abbiano avuto grandi possibilità per preparare al meglio questo appuntamento. Mi spiego meglio: si gioca su un campo italiano che però i nostri non conoscono nei minimi dettagli. La giusta programmazione per preparare l’evento sarebbe stata quella di portare più volte, nel periodo invernale, tutti i nostri giocatori sul campo del Verdura per impararlo a memoria. Questo purtroppo non è stato possibile; speriamo comunque di piazzare quanti più giocatori nella parte alta del leaderboard.

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