ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

La storia del The Open è antica come il trofeo, che lo accompagna ormai da più di un secolo: The Golf Champion Trophy alias Claret Jug. Un trofeo unico, diventato emblema e simbolo del Major più antico del golf. Quello che però in pochi sanno, è che il The Open e la Claret Jug non sono nati insieme. Prima di lei si sono susseguiti altri premi, sempre prestigiosi ma meno simbolici, che venivano consegnati com’è da sempre tradizione al Champion of the Year.

L’antico Major nacque nel 1860 a Prestwick, soprattutto per merito del Conte di Eglinton, che puntava molto sulla diffusione dello sport in inghilterra e fu uno dei pionieri chiave del The Open. Il Conte era un amante della cultura medievale e dei gioielli dell’epoca, tanto da donare diversi di quegli oggetti per le gare di golf nel paese. Fu così che tra questi doni, si trovava un’antica cintura d’oro che fu comprata dai membri del Prestwick Golf Club.

Questa cintura, fatta di prestigiosa pelle Marocchina e incastonata sia di pietre preziose che di placche d’oro, divenne il primo trofeo del The Open. La cintura veniva data in premio al vincitore e ogni anno sarebbe tornata al circolo di Prestwick per essere data al nuovo vincitore. Solo se un giocatore avesse vinto per tre anni consecutivi il Major, la cintura sarebbe diventata automaticamente di sua proprietà. E così avvenne. Nel 1870, dieci anni dopo l’inaugurazione del British, Tom Morris Junior vinse per il terzo anno consecutivo e divenne proprietario della cintura.

Così nel 1871 si riunì il consiglio del Prestwick Golf Club, durante il quale si discusse del futuro del Major e del suo premio. Il risultato fu che in quell’anno non si giocò il The Open e solo l’11 settembre del 1872 venne trovato un accordo tra i tre prestigiosi club, che fino ad allora avevano ospitato la gara e che avevano contribuito all’acquisto della cintura: Prestwick, The Honourable Company of Edimburgh Golfers e The Royal and Ancient Golf Club.

I tre decisero, che il vincitore avrebbe dovuto ricevere una medaglia e che ciascuno di loro avrebbe contribuito a versare 10£ per la creazione di un nuovo trofeo. Doveva essere d’argento e avere la forma di una classica claret jug. Insomma un trofeo e non una cintura, che si sarebbe chiamato The Golf Champion Trophy. Purtroppo quando la decisione venne presa, fu troppo tardi per presentare il trofeo in occasione dell’Open del 1872 e il vincitore di quell’anno, ancora una volta Tom Morris Junior, ricevette solo una medaglia con inciso: The Golf Champion Trophy.

Il trofeo, chiamato ormai più comunemente Claret Jug, venne creato da Mackay Cunningham & Company of Edimburgh e Tom Kidd, vincitore del 1873, fu il primo a riceverlo. Anche se, per dovere di cronaca, il primo nome ad essere inciso sulla coppa fu quello di Tom Morris Junior.

Nel 1920 cambiò ancora qualcosa. The Royal and Ancient Golf Club divenne l’unico responsabile del The Open e nel 1927 decise, che da quel momento, ciascun vincitore avrebbe ricevuto una replica della Claret Jug originale, così da tenerla in esposizione nel club. Nel 1928 Walter Hagen vinse il suo terzo The Open ed accettò di ricevere la replica del trofeo, visto che aveva già avuto l’occasione di tenere tra le mani l’originale nel 1922 e nel 1924.

Durante i suoi primi cinquant’anni di vita, la vera Claret Jug è stata alzata al cielo da ventotto giocatori, tra cui Walter Hagen, Bobby Jones ed Harry Vardon, vincitore di ben sei edizioni.

Ora si trova a St. Andrews, nella casa del golf e ogni anno la replica passa di vincitore in vincitore, per poi tornare nel club ospitante poco prima dell’inizio del The Open. Una storia magica, proprio come il Major che l’ha trasformata in un simbolo del golf.

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