ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Nel 1900, il governo Messicano utilizzò le proprie isole disabitate per testare le armi militari. Se ora i test non vengono più eseguiti, ciò che resta sono le conseguenze riportate sulle tante isole. Le bombe hanno infatti creato dei veri e propri crateri, e uno di questi è diventato una spiaggia nascosta sull’isola di Merieta (foto). A guardarla però sembra tutt’altro che una spiaggia, ma un gigantesco e terribile bunker.

Uno di quelli che fanno tremare qualsiasi giocatore, professionista o amateur, che ci finisca dentro. È profonda 25 metri, il doppio dell’Himalayas bunker, uno dei più temibili. Potrebbe essere paragonata al Road Hole che abita la buca 17 dell’Old course di St. Andrews. Una trappola mortale per i tanti grandi professionisti che si sono trovati a giocarvi. La sponda frontale è incredibilmente alta da rendere quasi impossibile l’uscita e da rendere la buca 17 uno dei par 4 più difficili al mondo.

Un bunker che nel 2000 ha visto svanire le speranze di David Duval nel riuscire a raggiungere Tiger Woods in cima alla classifica dell’Open Championship, a causa di quattro colpi persi dall’americano all’interno di questa tremenda trappola. E pensate che Rory McIlroy ha fatto costruire a casa una copia del Road Hole, per potersi allenare al meglio.

Se il Road Hole è spaventoso, l’Himalayas Bunker del Royal St George Course in Inghilterra è una missione impossibile. Percorso ospite dell’Open Championship nel 2011, il suo Bunker posto intorno al green della buca quattro è considerato da molti uno dei più difficili e dei più profondi. È stato scavato all’interno di una duna a una profondità di 12 metri, con una larghezza di otto metri. A metterci lo zampino vi è anche una vera e propria staccionata di legno a fare da sponda laterale e frontale.

Chiunque abbia mai giocato al Royal St. George, da Ben Curtis a Miguel Angel Jimenez, ha sempre cercato di evitare questa trappola mortale. Poi c’è chi, come Hunter Mahan, Rickie Fowler e Peter Uihlein, vi abbia tirato apposta durante i giri di prova per poter fare delle foto ricordo, proprio come dei bambini sulla spiaggia.

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