ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Sembra che Jordan Spieth sia diventato addirittura oggetto di uno studio.

Il campione americano è considerato uno dei più grandi puttatori del PGA Tour e il suo metodo di gioco sul green ha sempre destato molta curiosità.

Spieth, infatti, a differenza di molti suoi colleghi è solito guardare sempre la buca anziché la palla durante in putt più corti.

E questa tecnica gli garantisce di centrare sempre l’obiettivo.

La teoria secondo la quale i golfisti dovrebbero concentrarsi sulla buca o sulla linea anziché sulla palla, non è nuova.

Già nel 2008, il dottor Bob Christina e il direttore di Pinehurst Eric Alpenfels ne hanno parlato molto nel loro libro “Instinct Putting”.

Ovviamente la pratica è diventata più popolare grazie al campione Spieth e ora uno studio Canadese ne ha validato l’efficacia.

Secondo Sasho J. MacKenzie, della St. Francis Xavier University, e Neil R. MacInnis i giocatori raggiungono più risultati quando guardano la linea dei putt piuttosto che la palla.

Lo studio ha esaminato 28 giocatori che hanno effettuato putt da tre diverse distanze (1.80, 3 e 4 metri) utilizzando entrambe le tecniche di gioco.

E udite udite: i tentativi in cui i golfisti si sono concentrati di più sulla pallina piuttosto che sulla linea hanno registrato il 3% di errore.

Una percentuale importante che potrebbe portare a decisivi miglioramenti nello score.

“Potrebbe sembrare una differenza insignificante ma se si pensa in termini golfistici… si può arrivare a salvare fino a un colpo a giro. È davvero importante per ogni golfista,” ha dichiarato Neil MacInnis.

Di certo, per chi ha problemi sul green, la tecnica di concentrarsi sull’obiettivo come fa Spieth… potrebbe essere una salvezza!

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