Non ho dormito… neanche dovessi giocare io con Tiger nel giro finale del THE OPEN
ASTE:
Stamattina occhi puntati sulle posizioni di bandiera. Si chiacchiera molto di questo in sala stampa. Sono considerate toste ma la vera scelta, come spesso accade nell’ultimo giro, è un fattore puramente televisivo.
Certe posizioni faranno tremare i giocatori per gli attacchi al green ma offriranno uno spettacolo per le immagini che verranno trasmesse. In fondo quello è il fattore principale, chiuso l’Open la memoria saranno gli scatti dei fotografi (eroi) e gli highlights del tour.
GIORNALISTI:
Grazie a Chicco ho goduto di luce riflessa in sala stampa.
Appena arrivato, Juan Luis Guillen, un giornalista spagnolo simpaticissimo che segue tutti i Major mi ha fatto sedere alla sua postazione per chiacchierare un po’ sugli italiani. Voleva sapere tutto su Costantino Rocca e Francesco Molinari, sta preparando uno speciale sugli azzurri che spesso affrontano TIGER in giri fondamentali della loro carriera.
L’effetto domino si è avverato poco dopo. Il social manager dell’European Tour con altri colleghi mi hanno invitato a colazione. Anche loro hanno voluto sapere i segreti ed il “backstage sulla vita di Francesco”.
Abbiamo chiacchierato moltissimo anche di Manassero e Paratore che pensano siano due icone perfette per il Tour grazie al loro carisma e la presa sui giovani
PUBBLICO:
E’ ufficiale, lo sappiamo dai Marshall e dai responsabili dei volontari. La partenza delle 2.25 pm (15.25 italiane) sarà la più HOT della giornata. Tiger e Chicco vivranno l’ultimo giro come un eterno “camino real” che li accompagnerà fino alla 72esima buca.
Abbiamo sentito il boss dei walking scorer dire: “turno doppio ragazzi oggi sul flight di Woods”!!!!
Che ansia….
72° BUCA:
Cambiano le regole per la 18 di Carnoustie quando si tratta del last round. Solo alcuni accrediti “senior” ed i fotografi con un ranking alto (si, esiste il ranking dei fotografi), potranno stare “inside the ropes” cioè all’interno delle corde per lo scatto della vittoria.
Per quanto possa essere frustrante per tutti gli altri (vedrò anche io cosa posso fare), lo trovo corretto. Avere l’angolazione perfetta per la foto che entrerà nella storia è d’obbligo per lavorare nei migliori dei modi, ed un onore per chi ha creduto maggiormente in questo torneo durante la propria carriera.
CIBO:
Doppi turni anche per i punti ristoro oggi.
Sono previste migliaia di persone che faranno code per agguantarsi un pezzo di pizza, un hamburger, un po’ di riso con pollo e curry (basta, ne ho mangiati 2 kili in questi giorni!!)
La birra non manca mai e sul percorso è più facile avvicinare i food truck per godere di qualche attimo di pausa.
Ho testato un hamburger e birretta l’altro giorno, personalmente non consiglio di mangiare così pesante quando si cammina per i mound di Carnoustie. Dopo 10 minuti (oltre ad avere il mal di mare) viene una DEVASTANTE botta di sonno. C’è gente ancora sul green della 15 che dorme…. da ieri…
FUGA:
Scappo, ho preso 3 bottigliette d’acqua, una banana e delle patatine salatissime in caso di crollo psicofisico.
Zaino con qualsiasi tipo di oggetto, vestiti, portafortuna, batterie di ricarica per il cellulare. Neanche dovessi attraversare il polo nord.
Ma la meta assomiglia comunque a qualcosa di epico e voglio essere pronto a qualsiasi situazione.
Splende il sole a Carnoustie, è un gran giorno.
I brividi sulla schiena, da stamattina, mi tengono vivo.
Il peso dello zaino pure, mi immagino tutti gli italiani con me per le 18 buche, per le ultime miglia verso il green con più storia ed emozioni di tutto il tour
