ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

In un weekend in cui molti aspettavano il ritorno alla vittoria di Tiger Woods, è stata un’altra, ancor più sorprendente, storia di redenzione a prendere le luci della ribalta al Wyndham Championship.

Davis Love III, con un giro finale in 64, ha trionfato con un colpo di vantaggio su Jason Gore, diventando così il terzo più vecchio vincitore nella storia del PGA Tour, con i suoi 51 anni e 4 mesi. Davanti a lui, solo Art Wall, campione al Greater Milwaukee Open del 1975 (51 anni e 7 mesi) e Sam Snead, vincitore proprio del Wyndham Championship, a 52 anni e 10 mesi.

Per Love III, una vittoria davvero speciale. Negli ultimi anni, il neo rieletto capitano di Ryder Cup ha dovuto lottare con un infortunio al piede che ha richiesto un intervento chirurgico nello scorso marzo. Dopo lunghi mesi di riabilitazione, ecco arrivare il suo 35° trionfo in carriera.

Con questo primo posto, inoltre, Love fa un balzo in avanti impressionante nella classifica della FedEx Cup, passando dalla 186esima alla 75esima posizione e qualificandosi per gli imminenti Playoffs di fine stagione. Grazie a questa vittoria, e alle esenzioni guadagnate, quindi, avrà la possibilità di vedere ancora più da vicino i potenziali candidati alla squadra americana di Ryder Cup 2016.

La stagione da incubo di Tiger Woods, invece, è terminata oggi alla buca 11 del Sedgefield Golf Club, un par 4 di più di 430 metri che l’ex numero 1 al mondo farà certamente fatica a dimenticare. Il numeroso pubblico che lo seguiva, ha sofferto insieme a lui mentre metteva a segno un incredibile triplo bogey che, seguito da un bogey alla buca successiva, lo condannavano a rinunciare alla vittoria.

“Ho giocato alcuni putt facili per il birdie nelle prime buche ma non ne ho messo alcuno”, ha dichiarato. “Non sono mai riuscito ad attaccare. Come alla 8: avevo solo un sand-iron al green ma non sono riuscito a fare birdie. Ho avuto ottime chance per avvicinarmi alla vetta, semplicemente non sono riuscito ad approfittarne”.

Con grande reazione, poi, Woods metteva a segno 4 birdie nelle ultime 6 buche, grazie ai quali si classificava al 10° posto. Degna conclusione di un torneo in cui, almeno a tratti, si è rivisto un Tiger Woods in forma scintillante.

 

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