ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Sabato è stata davvero una giornata difficile per Phil Mickelson. In pochi hanno riconosciuto il grande campione americano nel gesto compiuto alla buca 13 di Shinnecock Hills.

Forse nemmeno lui stesso si è riconosciuto. L’azione più controversa e strana della sua intera carriera.

Quando è tornato a casa, al termine del terzo giro, la testa era ancora piena di pensieri confusi ma tra tutto quel brusio, uno in particolare si distingueva.

Lefty aveva tutte le intenzioni di ritirarsi dallo U.S. Open. Ha chiamato il CEO della USGA Mike Davis e gli ha riferito le seguenti parole.

“Voglio ritirarmi,” come raccontato dalla moglie Amy.

Lefty ha agito scientemente, sapeva che con la regola 14-5 la sua decisione di puttare la palla ancora in movimento sul green della 13, gli sarebbe costata due colpi di penalità.

Ma sapeva anche, che secondo la regola 1-2 quel colpo sarebbe risultato in una sua intenzione di procurarsi vantaggio, passibile con la squalifica. 

“Il ritiro non era necessario,” ha dichiarato Davis, che ha precisato anche come le immagini siano state esaminate a lungo dagli arbitri. Alla fine i due colpi di penalità erano l’unica sanzione corretta.

Mickelson ha poi chiuso in 69 colpi nella giornata di ieri ma ha rifiutato di parlare con i giornalisti non appena conclusa la 18.

Sabato, dopo il terzo giro, non ha chiesto scusa per il suo gesto, alimentando i commenti sui social e i giudizi dei media.

Ma a tarda serata, ha inviato un sms ad alcuni giornalisti, affermando di non essere stato lucido.

La moglie Amy, però, ha voluto andare oltre.

“È un brav’uomo che ha avuto un brutto momento,” ha dichiarato domenica.

“Non è perfetto, così come non lo sono io e non lo siete voi. Può succedere anche a voi di avere una brutta giornata al lavoro e di fare o dire qualcosa di cui poi ti penti.

Quando capita ai giocatori, loro sono più esposti e le reazioni sono moltiplicate anche sui Social.”

Amy ha poi descritto le ore che hanno separato la fine del terzo giro e l’inizio dell’ultimo, come un turbinio. Lefty non aveva malizia e soprattutto non voleva mancare di rispetto ai suoi compagni. 

“Se si fosse comportato sempre così, sarebbe stato così. Penso che chiunque debba poter avere un momento no.”

Un episodio, che viste le condizioni critiche in cui i giocatori si sono trovati a giocare gli scorsi giorni, potrebbe essere quasi giustificato.

Senza contare che lo U.S. open è diventato ormai un tormento per Lefty. L’unico Major mancante perché completi il Grand Slam e quello in cui ha chiuso al secondo posto di più in carriera. 

Il campione americano però ci riproverà il prossimo anno a Pebble Beach. Nel 2019 avrà 49 anni, ma questo non lo fermerà. 

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