ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Un golf che aiuta a vivere. O meglio, un golf che fa tornare a vivere. È la storia di Maverick Steiner, un bambino americano di cinque anni. Cinque anni passati dentro e fuori dagli ospedali, a causa di una sindrome congenita al midollo osseo, che ha costretto il piccolo a sottoporsi a intervento chirurgico e chemioterapia già in tenera età.

È nato con le ossa dell’avambraccio sinistro unite e con i mignoli delle mani incurvati. E a complicare la situazione, ci si è messo anche l’autismo di cui è affetto da quando aveva tre anni. L’autismo, una delle malattie più terribili. Colpiva nel 1985 quasi 4 bambini su 10mila ma, in questi ultimi anni, ha avuto una drammatica crescita, con la situazione di oggi di un bambino su 100 colpito, nel mondo. Coloro che ne sono purtroppo colpiti hanno grande difficoltà a comunicare con gli altri, a vivere la realtà e a concepirla come tale, vivendo in una sorta di loro fortezza vuota.

Nonostante la difficile situazione, Maverick sembra essere tornato alla vita, trovando un rimedio all’autismo e anche alla sindrome del midollo osseo. Un giorno di sei mesi fa, il piccolo americano ha espresso il desiderio di iniziare a giocare a golf. Un desiderio nato dal nulla.

I suoi genitori non hanno mai giocato e l’hanno portato solamente un paio di volte al minigolf. Ma la richiesta di Maverick non aveva niente a che vedere col minigolf. È andato al Roger Park Golf Course con mamma e papà per iniziare a giocare… ed è così che è nata la sua nuova vita.

La madre, Monique Steiner, ha così affermato: “È incredibile di come si sia trasformato. È tutto merito dei golf. Noi non giochiamo. Siamo solo andati al minigolf un paio di volte e non so da dove sia nata la sua passione. È davvero straordinario!”.

Maverick ora frequenta il programma First Tee del golf club di Tampa Bay e ha mostrato subito il suo amore per il golf. Si allena frequentemente, ridendo e scherzando con i nuovi amici. Il bambino, riservato e timido, grazie a questo sport, si è trasformato in un golfista chiacchierone.

E alla domanda: “Ti piace tirare la palla in buca?”, Maverick risponde senza alcuna esitazione e con un grande sorriso: “Certo, con i miei ferri!”.

E Maverick ora è tornato a sorridere… perché il golf è anche questo.

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